Un famoso calciatore è stato trattenuto dalle forze dell’ordine poche ore fa. Ecco di chi si tratta e come si sono svolti i fatti.
Di chi si trattaà
Lo scorso 6 dicembre, un famoso calciatore italiano, è stato condannato a sei anni di reclusione.
Questa è stata la pena che i giudici del tribunale di Siena, hanno inferto a Manolo Portanova, calciatore 22enne del Genoa.
Portanova è stato condannato per violenza sessuale di gruppo ai danni di una studentessa romana. I fatti, risalgono all’anno scorso, più precisamente alla notte tra il 30 e il 31 maggio del 2021.
Oltre la condanna, il calciatore dovrà pagare anche un risarcimento di 100mila euro alla ragazza, 20mila euro alla madre e 10mila euro all’associazione parte civile Donna.
Cosa è successo in tribunale
Secondo la ricostruzione dell’accaduto, il calciatore classe 2000 e la vittima, avevano avviato una conversazione da un po’ di tempo, fino alla tragica sera dello stupro.
Quella sera i due erano rimasti soli in una stanza d’appartamento e solamente in un secondo momento, sarebbero stati raggiunti dallo zio del calciatore, dal 23enne Alessio Langella (condannato anch’esso) e dal 25enne Alessandro Cappiello (rinviato a giudizio). Durante le indagini, è emersa una quarta persona coinvolta che all’epoca dei fatti era ancora minorenne: si tratta del fratello minore del centrocampista, che verrà giudicato dal Tribunale dei Minori di Firenze.
In quella stanza, i 4 avrebbero non solo abusato della ragazza, ma avrebbero anche ripreso il tutto con un cellulare.
Questa la deposizione della ragazza in tribunale:
“Quando mi sono vista quei ragazzi in camera che volevano avere un rapporto sessuale con me, ho detto chiaramente loro che dovevano andare fuori dai c…”
Il ragazzo dopo la denuncia, è stato prima messo ai domiciliari, ma dopo un mese è stato rimesso in libertà, potendo così continuare a giocare nel Genoa.
Dal canto suo, Portanova s’è sempre dichiarato innocente: infatti, lo scorso settembre il legale del calciatore, Gabriele Bordoni, che si è detto pronto a presentare ricorso in appello.