In Europa molti paesi stanno uscendo da questo stato emergenziale dovuto alla pandemia di Coronavirus. Il caso Regno Unito è rappresentativo, un paese che fino a qualche mese fa era in pieno lockdown e ora sta ricominciando piano piano a vivere una semi-normalità.
Non si può dire la stessa cosa, purtroppo, per l’Italia, che si trova a far fronte ancora a molti casi di covid, posti in terapia in tensiva occupati e morti al giorno. È per questa serie di motivi che il governo si sta muovendo molto prudentemente e probabilmente prorogherà lo stato di emergenza. Mario Draghi e l’esecutivo hanno deciso di prorogare lo stato di emergenza di almeno di un paio di mesi. Continua a leggere per scoprire fino a quando e tutti gli altri dettagli.
Il Governo proroga lo stato di emergenza
Il coronavirus continua ad affliggere l’Italia e ad aggravare la situazione anche l’evidente ritardo nella ripresa economica del Paese. C’è da dire che la curva epidemiologica è in calo ma il Governo continua a seguire la linea della prudenza per evitare di piombare di nuovo nella crisi di qualche mese fa. E se da una parte l’esecutivo lavora ai primi segnali di riapertura, come riporta anche SkyTg24, dall’altra sta per arrivare la proroga dello stato di emergenza nazionale. Perciò la scadenza del 30 aprile sarà prorogata quasi certamente al 31 luglio. Sperando che in quel periodo la campagna di vaccinazione sia già ad un buon punto e le attività lavorative siano tornate a regime. Per legge la durata massima dello stato di emergenza è di dodici mesi prorogabile in caso di ulteriori dodici mesi. In Italia lo stato di emergenza è in vigore dal 31 gennaio 2020.
Le possibili soluzioni del Governo
Nonostante la situazione critica, il Governo sta pensando alle riaperture dei settori più penalizzati dalla pandemia. Tra questi ci sono i tanto chiacchierati bar e ristoranti, che sono stati messi in difficoltà da questo continuo cambio di colore delle regioni, che ha portato ad un serie di chiusure e riaperture.
La soluzione che vorrebbe apportare il Governo, al momento, sarebbe quella di far tornare la penisola in zona gialla a partire da maggio e quindi far vivere un minimo di normalità per quei settori in difficoltà. In aggiunta, da quanto riferisce il Messaggero, stanno arrivando importanti novità riguardo le modalità di lavoro e pagamenti.