Tragedia al nord Italia: due morti sulla stessa spiaggia
L’ondata di caldo che sta colpendo l’Italia, sta creando un grande scompiglio tra la popolazione, e sta arrecando molti disagi ad anziani, e giovani.
Due persone, a distanza di pochi metri, e di neanche mezz’ora, sono morti sulla stessa spiaggia, a causa dell’incessante caldo.
I due uomini, hanno perso la vita alla spiaggia di Bibione domenica mattina.
Uno di loro è un 51enne (A.G., nato in Kazakistan e di nazionalità tedesca) che si è sentito male poco dopo le 11 mentre si trovava sulla battigia: avrebbe avuto un malore improvviso, gli altri bagnanti hanno lanciato l’allarme, i soccorritori hanno fatto tutto il possibile, ma per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Sul posto è arrivato anche l’elicottero del 118, mentre i carabinieri hanno svolto le indagini per ricostruire l’accaduto.
Negli stessi minuti un altro turista ha avuto un episodio simile. Ci sono stati dei tentativi di rianimazione da parte dei bagnini e del personale sanitario, ma anche in questo caso, non c’è stato niente da fare per i soccorsi. Ad occuparsi degli accertamenti è la polizia locale.
L’uomo, in base alle prime informazioni, era da solo e non è ancora stato identificato.
Mare mosso: prestare attenzione
Oltre agli episodi sopra citati, ci sono stati gravi disagi per il mare mosso
Il mare mosso ha creato delle difficoltà a Jesolo, dove, sempre nella giornata di domenica, i bagnini sono intervenuti più volte in soccorso dei bagnanti.
Sono dovuti intervenire sul posto gli assistenti della Jesolo Turismo impegnati a riportare a riva prima una turista tedesca di circa 45 anni e poi una ceca sulla sessantina: entrambe si erano trovate in difficoltà a ridosso di un pontile, con le onde che le spingevano pericolosamente contro la struttura.
In pomeriggio, c’è stato un’altro salvataggio all’altezza della torretta 10: i bagnini dell’Arenile Mazzini si sono tuffati per soccorrere due ragazzi che stavano annaspando a circa 100 metri dalla riva e li hanno riportati in salvo.
Gli assistenti bagnanti raccontano:
“Uno di loro era ormai allo stremo delle forze, avrebbe resistito ancora per poco li abbiamo raggiunti a nuoto e recuperati, uno ciascuno, riaccompagnandoli fino ad un punto in cui riuscivano a toccare”