Finito nei guai un ginecologo italiano accusato di gravi reati ai danni di numerose pazienti. Ecco cosa è successo e tutti gli sviluppi sul caso.
Cosa è successo
Il caso in questione, era già stato reso noto ai più, grazie ad un eclatante servizio de Le Iene, famoso programma di Italia1.
Il ginecologo in questione ha un nome e cognome, si chiama Giovanni Miniello. Su di lui, pendono accuse gravissime di violenza sessuale ai danni di una ventina di pazienti.
Ciò che stride con le accuse, sono i suoi riconoscimenti: il ginecologo barese, ha una fama internazionale essendo Consulente Internazionale per le Nazioni Unite e Visiting Professor in diverse università estere.
Ciò che costringeva a fare Miniello, è riprovevole: costringeva le pazienti a subire atti sessuali, mascherandoli come “iter diagnostico”. Tutto ciò avveniva all’interno del suo studio di Bari.
Il 69enne, è stato rinviato a giudizio proprio in questi giorni, con le presunte vittime pronte a costituirsi come parte civile.
Le parole della Procura
Come c’è scritto sull’ordinanza della Procura che chiede la detenzione in carcere dell’uomo:
“Le pratiche di guarigione prospettate potevano non essere percepite nell’immediato come molestie sessuali perché lui era un autorevole sanitario e le definiva di carattere terapeutico”
E continuando, si legge che le pazienti: “sono state indotte in errore circa la necessità di quegli atti per finalità diagnostico-terapeutiche”
Secondo le prime testimonianze di alcune donne, il ginecologo avrebbe praticato manovre fisiche, spingendo le pazienti a specifiche posizioni.
Queste posizioni, secondo la consulenza di un ginecologo interpellato dalla procura, sono state dichiarate non necessarie per una corretta diagnosi.
Non solo, il medico intimoriva le pazienti, prospettando tumori curabili solamente grazie a una terapia a base di rapporti sessuali, provocando in alcune di esse, disturbi d’ansia e di depressione.
In un caso, Miniello avrebbe addirittura cercato un rapporto completo, arrivando ad abbassarsi persino i pantaloni.