Amadeus non ci sta: “ve l’avevo detto“
Il festival di sanremo 2021 non è iniziato nel migliore dei modi. Siamo ormai a Festival inoltrato, e all’oggi possiamo tirare giu un po di somme: Il festival della canzone italiana non sta prendendo la piega sperata
Il conduttore nonché direttore artistico Amadeus, nell’ordinaria conferenza stampa ha dapprima tirato le somme di queste prima puntante. Gli ascolti, rispetto alle altre edizioni sono più bassi, tuttavia, è un Festival di Sanremo differente.
Ed in questo difficile periodo storico, Forse più di così non si poteva fare .
Amadeus afferma:
“Questa edizione del Festival è incomparabile, è il risultato finale dell’azienda che si è impegnata, per mesi e mesi l’azienda Rai si è dovuta occupare di protocolli, e tanto altro. Non è il dato contabile che ci aspettiamo, ma è l’orgoglio di aver segnato un altro goal per il servizio pubblico“.
Amadeus: Perchè volevo il pubblico
Amadeus ci tiene a ringraziare “mamma rai” con queste parole:
Volevo ringraziare la Rai, con grande affetto partendo dall’ad, direttore generale, questa è una gioia, vuol dire che il lavoro che stai facendo è apprezzato. Sono molto, molto felice di questo Festival, quello che stiamo facendo a Sanremo è qualcosa di unico e straordinario. Quando dicevo non si può fare senza pubblico passavo per capriccioso, dice una cosa ovvia, è un evento. Sanremo è il più grande evento italiano, e l’evento lo fa la macchina di Sanremo, giornalisti, cantanti signori in prima fila, personaggi, politici, tutto quello che viene contestato e amato. Se non fosse un evento sarebbe un programma televisivo fatto da un’altra parte.
Non possiamo scordarci le polemiche che ci sono state nei giorni antecedenti al festival di Sanremo, quando Amadeus voleva il pubblico in studio, mentre teatri, cinema, e molte altre categorie dovevano fare i conti con le restrizioni dovute al Covid, in molti sui social attaccavano il festival scrivendo “Le regole sono uguali per tutti” e poi “Perchè il festival può avere il pubblico e noi dobbiamo restare chiusi?”. A tal proposito ci tiene a precisare:
“Mi hanno detto che ero capriccioso perché volevo il festival a tutti i costi. L’accusa al festival, come obiettivo da colpire, certamente non ha fatto bene al festival. Non voglio dire se sia giusto o meno non avere il pubblico, però continuo a pensare che avere in platea un campione di 500 medici e infermieri sarebbe stata una cosa meravigliosa. Se chiudere Sanremo fosse servito a far aprire gli altri teatri, io lo avrei fatto. Ma la realtà è l’Ariston ha chiuso e gli altri teatri sono ancora chiusi. Sono un privilegiato? Tutti i settori sono ugualmente importanti. Io appartengo al mondo dello spettacolo e ho cercato di far aprire il mio settore.“