Saman, la macabra rivelazione di poche ore fa: “Fatta in piccoli pezzi”
Arrivano nuove terribili rivelazioni sul caso di Saman Abbas, rivelazioni sconcertanti che hanno lasciato tutti a bocca aperta.
Il pomeriggio del 30 aprile nella casa degli Abbas a Novellara ci sarebbe stata una riunione a cui avrebbe partecipato lo zio Danish Hasnain e un altro parente in cui si sarebbe parlato delle modalità con cui far sparire il cadavere di Saman, smembrandolo.
Ormai, sembra chiaro ciò che è successo alla giovane Saman, quella famiglia che avrebbe dovuto proteggerla, le ha tolto la vita in maniera subdola.
Il racconto del fratello
Tutto ciò che vi stiamo raccontando, è emerso dall’incidente probatorio del fratello minorenne della 18enne, sparita proprio da quella sera, citato dall’ordinanza del tribunale del Riesame di Bologna. Riferendosi a un partecipante alla riunione, il fratello racconta un retroscena mai detto prima d’ora:
“Ha detto: io faccio piccoli pezzi e se volete porto anch’io a Guastalla, buttiamo là, perché così non va bene”.
Il movente dell’omicidio, è da riscontrarsi nel fatto che Saman si era opposta ad un matrimonio combinato, con un uomo che non amava, e di molto più grande di lei.
Saman, ha provato a sfogarsi con sua madre per risolvere l’alterco che si stava creando con la sua famiglia. Queste sono state le parole commoventi di Saman, all’indirizzo dei carabinieri:
“Parlando con mia madre le dicevo: dai mamma, tu sei una mamma, lui è troppo grande per me, anche lui non vuole sposarsi con me. Lei mi rispondeva che non è una decisione mia”.
Saman, ha raccontato anche le violenze subite dal padre:
“Le reazioni di mio padre erano violente a livello fisico. Mi picchiava. Una volta, 5 mesi fa, ha lanciato un coltello nella mia direzione e non ha colpito me, ma mio fratello che aveva 15 anni, ferendolo a una mano”