Redditi di cittadinanza: spetterà ancora a chi non ha il green pass?
Il Green Pass, come ben sappiamo non è obbligatorio, ma non farlo, limita fortemente la vita di chi effettua questa discutibile scelta.
Il governo, ha emanato queste norme, per far vaccinare più persone possibili, ed arginare la progressione del Covid-19.
Dal 15 ottobre, il Green Pass verrà reso obbligatorio per tutti i posti di lavoro, quindi, chi non vorrà vaccinarsi, dovrà fare un tampone molecolare ogni 48 ore, per certificare la propria negatività al Coronavirus.
Stando a delle informazioni giunte in redazione, si starebbe pensando di estendere il Green Pass, anche ai percettori del reddito di cittadinanza.
Vediamo nel dettaglio cosa accadrà a partire dal 15 di ottobre.
No Green Pass? RDC Sospeso
Stando ad alcune dichiarazione rilasciate da Carlo Rienzi, il responsabile del Codacons, sarebbe giusto estendere il Green Pass, anche ai percettori del reddito di cittadinanza.
Nel caso in cui si sceglie di non vaccinarsi, bisognerà necessariamente effettuare un tampone ogni 48 o 72 ore, altrimenti si vedrà revocato il sussidio statale.
L’idea, è nata in difesa dei lavoratori subordinati, in quanto se non dimostreranno, a partire dal 15 di ottobre, di possedere la certificazione verde, non potranno andare a lavorare e percepire lo stipendio.
Il virologo Fabrizio Pregliasco, invece, non è d’accordo con questa tesi di Rienzi, e afferma che:
“Vi è un’enorme differenza tra coloro che hanno l’obbligo di Green Pass nei luoghi di lavoro, e chi sarà soggetto ad un’eventuale imposizione per ricevere il reddito di cittadinanza. Il green pass è stato esteso con il solo scopo di mettere in sicurezza i posti di lavoro, e chi percepisce l’RDC non ha un lavoro.”
Vero ciò che dice Pregliasco, ma è anche vero che chi percepisce tale reddito, dovrebbe ricevere una chiamata dai “Navigator” per eventuali colloqui di lavoro, e non avere il Green Pass, mina già di per se un colloquio di lavoro.