Una tragica notizia ha macchiato lo scorso weekend.
Un weekend che sarebbe dovuto essere di festa, si è trasformato in un’orribile dramma.
La nazionale italiana di calcio ha passato il turno di qualificazione ai danni del Belgio, giungendo così a una ambita quanto inaspettata semifinale.
Ma nonostante ciò, quegli attimi di festa, si sono trasformati in tragedia.
La gente, scesa in strada per festeggiare l’incredibile evento sportivo, ha velocemente tramutato la gioia in dolore, gli urli di felicità in lacrime di terrore.
Ciò è successo a Roma, e la capitale ha dovuto ravvisare momenti terribili.
Una macchina ha investito un uomo, Cosmin Monteanu, e suo figlio.
Il papà è morto sul colpo, mentre il figlio versa in gravi condizioni.
L’incidente a Roma
Ci troviamo a Corcolle, una frazione di Roma nella sua zona est, vicino Tivoli.
Siamo a Via Polense, e dalle case riversano tantissimi cittadini pronti a esultare per la vittoria dell’Italia contro il Belgio agli Europei.
In strada scendono anche Cosmin Monteanu e suo figlio; mentre attraversano la strada, però, una macchina li travolge.
Per il papà non c’è stato niente da fare: inutili i soccorsi, che hanno invece salvato la vita al piccolo.
La festa si è subito interrotta, mentre la madre scendeva in strada attonita.
L’uomo aveva 33 anni, mentre suo figlio 3.
Le indagini sull’incidente
Gli inquirenti stanno subito indagando sul guidatore che ha commesso l’omicidio.
L’uomo di 40 anni, che guidava una Ford Focus, è stato sottoposto a esami tossicologici e alcolemici.
Ancora da capire la dinamica dell’incidente.
Alcuni testimoni e abitanti, parlano di una scarsa illuminazione in quel tratto di strada e di una condizione pessima dell’asfalto.
Si sta indagando su questo pista, mentre si cerca di comprendere lo stato del guidatore, che comunque si è subito fermato a prestare soccorso.
Il guidatore è stato portato all’ospedale Policlinico di Tor Vergata per gli esami, lo stesso dove si trovano la salma di Cosmin Monteanu e il piccolo di 3 anni, che sembra essere fuori pericolo di vita ma in condizioni comunque gravi.
Attendiamo tutti con ansia e speranza l’esito sulle condizioni del piccolo.