Tristissima la storia di questa bambina di solamente 4 anni. Ritrovata dai medici malnutrita, è morta poco dopo in ospedale. Ecco in che condizioni viveva la piccola prima di morire.
Una triste storia
Rimane veramente difficile, a volte, dare una spiegazione consona ad alcuni comportamenti dei genitori.
Sempre più spesso, purtroppo, si leggono notizie riguardanti la morte di bambini, a causa della scarsa attenzione o dell’abbandono da parte dei genitori. Le figure che dovrebbero far da guida ai piccoli, che dovrebbero aiutarli a crescere, invece che offrire un rifugio sicuro, si trasformano nei primi carnefici.
La storia scritta di seguito, è quella di una bambina di Mugnano del Cardinale, aveva solamente 4 anni e si chiamava Maria.
La piccola è stata letteralmente privata delle cure e attenzioni genitoriali, fino a morire di stenti.
Come è morta la piccola Maria
Maria La Gatta, è venuta a mancare il 6 luglio scorso a Mugnano Del Cardinale, nella sua casa dove viveva con i suoi genitori.
La piccola ha avuto un malore e da lì a poco tempo, è spirata. Sul posto sono intervenuti i sanitari del 118 che, arrivati subito dopo che Maria accusasse il malore, l’hanno trovata in gravissime condizioni. Subito è stata trasportata al Santobono di Napoli, dove è morta nel letto d’ospedale.
Una prima ipotesi riguardante il decesso, sostiene che la piccola Maria sia deceduta in seguito ad un arresto cardiocircolatorio legato alla patologia di cui era affetta dalla nascita.
Alcuni parenti però, grazie a dichiarazioni e foto sui social, hanno accusato la famiglia di Maria di maltrattamenti. Da qui, sono scattate immediatamente le indagini.
Maria era nata e cresciuta per qualche anno, a Saviano. Dopo poco, il trasferimento a Mugnano del Cardinale con la madre. La piccola viveva in condizioni pessime: era soprattutto malnutrita. Non solo, viveva insieme a tutta la famiglia, in condizioni di disagio.
Tale condizione era ben nota al sindaco di Saviano (Vincenzo Simonelli) che aveva già in passato allertato gli assistenti sociali.
Alcuni video, confermerebbero il degrado in cui la piccola era costretta a vivere, e i lividi ritrovati sul corpo, potrebbero non esser stati causati da maltrattamenti, ma causati dalla malattia neurodegenerativa di cui soffriva.