Con l’inverno alle porte, una nuova minaccia si affaccia sul mondo. Ecco di cosa si tratta.
Un nuovo virus
A poche settimane dall’addio all’obbligo di mascherina, ecco che, grazie anche alle temperature di questi mesi, si sente subito parlare di un aumento esponenziale di casi di positività.
Purtroppo, il Covid19 ha lasciato il posto ad Omicron5, variante dello stesso virus ma meno letale (fortunatamente) e purtroppo più contagiosa.
I sintomi sono pressoché gli stessi: febbre (anche alta) per minimo due giorni, raffreddore, prurito e mal di gola, tosse e dolori osteo-articolari.
Ma all’orizzonte c’è una prospettiva ancora più nera: il virus Marburg.
L’OMS ha già spiegato che il virus si manifesta con una febbre emorragica altamente infettiva. Questo virus appartiene alla stessa famiglia del virus dell’Ebola.
Il Ghana ha già registrato i primi due casi e la sanità mondiale è stata già allertata.
Questo particolare virus, viene trasmesso agli umani dai pipistrelli della frutta. Il contagio vero e proprio avviene tramite il contatto ocn il sangue infetto, altri fluidi o tessuti corporali o superfici infetti.
Il parere degli esperti
Per quanto riguarda questo virus, sono stati ascoltati i pareri di due esperti di livello mondiale.
Il primo è il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) in Ghana.
Questa figura corrisponde al nome di Francis Kasolo, che negli scorsi giorni ha dichiarato:
“Le autorità sanitarie sono sul campo per indagare sulla situazione e prepararsi per una possibile risposta all’epidemia. Stiamo lavorando a stretto contatto con il Paese per aumentare il rilevamento, tenere traccia dei contatti ed essere pronti a controllare la diffusione del virus”
Alcuni però potrebbero pensare che, non essendoci molti casi in Italia, la cosa non ci riguardi. A tal proposito interviene invece Carlo Federico Perno, virologo clinico e responsabile della Microbiologia e Diagnostica di Immunologia all’ospedale Bambino Gesù di Roma:
“Ciò che accade in un altro continente non può non riguardarci. Omicron 5 ne è la dimostrazione, si sta diffondendo quasi sincronicamente in tutto il mondo a causa degli spostamenti massivi di milioni di persone. Queste cose accadranno sempre di più”
Concludendo poi con un’analisi sulle caratteristiche del virus stesso che non vanno sottovalutate:
“Questi virus fanno male perché sono virus altamente letali per persone denutrite o con altre patologie. Per fortuna sono virus normalmente autolimitanti, per una serie di ragioni virologiche tendono a limitarsi, ma non spariscono, scompaiono dalla nostra vista ma continuano a esserci, e ritorneranno”