Importanti novità sul caso della Resinovich, la donna ritrovata morta in un bosco, all’interno di alcuni sacchi neri. Ecco cosa è emerso.
Cosa è successo a Liliana
La donna, aveva fatto perdere le sue tracce il 14 dicembre del 2021, a Trieste. Poi, è stata ritrovata priva di vita poche settimane dopo, in un bosco nei pressi di un vecchio ospedale psichiatrico.
Aveva 62 anni ed è stata ritrovata rannicchiata all’interno di due sacchi neri dell’immondizia. La sua testa era chiusa all’interno di altri due sacchetti della Conad.
Le indagini, dopo mesi, non sono riuscite a portare a galla nulla di rilevante riguardo alle dinamiche della morte e per tale motivo, si è vagliata l’ipotesi del suicidio.
Le parole del legale che smentiscono il suicidio
Quella del suicidio, sarebbe al momento l’ipotesi più accreditata, visti i pochissimi dati che le indagini hanno portato alla luce: i consulenti legali hanno dichiarato che data l’assenza di lesioni mortali sul corpo, la morte è sopraggiunta per arresto cardiaco.
Ma a queste ipotesi si oppone con vigore Nicodemo Gentile, il legale che sta cercando di risolvere nel modo più corretto il caso che afferma con certezza che la donna, prima di morire, sia stata picchiata:
“Innanzitutto l’epoca della morte. Nessuno voleva una datazione in termini di minuti e secondi, ma c’è un buco di quasi venti giorni dalla data della scomparsa a quella della morte – fa notare l’avvocato -. Il dato, a mio avviso, è che ci sono dei segni che prescindono dal suicidio. Come le lesioni traumatiche sulla parte sinistra della testa, una piccola lesione sulla lingua, un livido su una gamba”
Dunque, il legale cerca in tutti i modi di escludere la pista del suicidio, andando anche ad aggiungere:
“Ci sono poi la tumefazione all’occhio destro, un’apparente lacerazione allo zigomo dello stesso lato. E una perdita di sangue dal naso. Tutti questi segni letti in modo globale e non in modo parcellizzato, ci fanno dire che con ogni probabilità c’è stato un alterco, un momento di discussione energica e che Liliana sicuramente è stata strattonata e colpita e che poi, anche in ragione di un’aritmia acuta, è morta. Liliana è stata probabilmente conservata chissà dove, poi è stata trasportata. Anche quella posizione dormiente potrebbe farci pensare alla conservazione iniziale in un bagagliaio. E poi in qualche dolina. Questi segni ci sono e non ci si può girare dall’altra parte e considerarli accidentali, non è così. Innanzitutto, dobbiamo capire in quale momento sono stati inferti: perché è successo questo?”