Denise Pipitone è scomparsa il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo (provincia di Trapani), un fatto di cronaca ormai tristemente noto a tutti. La vicenda si è consumata molti anni fa, ma solo da pochi mesi si sono susseguiti una serie di eventi che hanno lasciato l‘Italia intera perplessa.
Per esempio, tutta quella serie di segnalazioni che sono arrivate da vari punti del mondo, di ragazze che potevano essere identificate con Denise stessa: a partire dalla giovane ragazza russa Olesya Rostova, per poi passare ad una ragazza di 19anni di Scalea in Calabria, per finire con l’ultima avvistata in Ecuador. Si sono rivelate tutte delle false speranze e l’interrogativo infatti è rimasto sempre lo stesso: che fine ha fatto Denise Pipitone? Continua a leggere l’articolo per scoprire le ultime dichiarazioni di Piera Maggio, madre di Denise.
Il messaggio sui social
La mamma di Denise ha così voluto esporre il suo pensiero, dopo mesi e mesi di presunti avvistamenti della bimba, di accuse fatte ad appartenenti alla famiglia di Piera Maggio: “CHIARIMENTO: Abbiamo sempre cercato la verità sul rapimento di Denise, anche adoperandoci per fare in modo che questa emergesse. Raccontare parzialmente fatti già verificati, facendo allusioni che non hanno portano a nulla, di certo servono solo a creare illazioni e diffamazione. Sappiate che durante il processo di primo grado, l’unica pista alternativa evidenziata dai legali dell’imputata è stata solo e soltanto la pista ROM, NON ALTRI.”
La sua presa di posizione
Ma non è tutto, perché Piera Maggio ha poi voluto concludere in suo discorso questa maniera: “Questo per far comprendere a tutti, che nonostante alcuni dissidi, non esistevano i presupposti per accusare altri appartenenti alla cerchia ristretta dei familiari di Denise, poiché hanno collaborato, le loro posizioni furono vagliate, chiarite ed escluse dall’inchiesta. #DenisePipitone #VeritàPerDenise.”
Questa sono le parole di una mamma stanca, stanca di dover leggere sempre nuove accuse infondate, stanca di potarsi dentro un dolore che la sta lacerando da quel lontano 1 settembre 2004. Sono passati ormai 17 lunghi anni e non ne può più di tutta questa strumentalizzazione mediatica della vicenda.