Una notizia sconvolgente sta circolando ormai da qualche ora. Una grave malattia ha colpito un personaggio molto noto al mondo dello spettacolo, il quale ha voluto raccontare con le sue stesse parole il periodo che sta vivendo.
Di chi stiamo parlando? E che tipo di malattia sta affrontando? Quali sono state le sue dichiarazioni? Come ha deciso di affrontare questo momento così difficile? Gli interrogativi sono molteplici: per saperne di più, continua a leggere l’articolo.
La triste vicenda
Il tragico evento riguarda il giornalista Fulvio Abbate, nato a Palermo nel 1956, noto per aver partecipato al Grande Fratello Vip. Così ha raccontato il suo male: “Sono stato operato per un tumore alla mandibola. Per questa volta muoio guarito”. Prosegue: “Sto bene, ma sono molto fragile. Avrò bisogno di un periodo di riposo per evitare che la mandibola si fratturi. Non sarebbe un bene, ora sono molto gonfio”. E poi conclude: “Voglio ringraziare tutte le persone che mi hanno scritto parole belle. Mi sento un po’ in colpa per il mio imperdonabile narcisismo. Mi sono un po’ vergognato di aver messo quelle foto che raccontano di me e del mio personale. Potevo risparmiarmi il video per compassione. Ora però penso a riprendermi, spero di non morire”.
La dichiarazione su Fedez
Queste sono state le sue parole sulla questione di Fedez al concertone del primo maggio: “Io con Fedez ho polemizzato in passato, in rete gira ancora un video in cui lui mi attacca per un articolo che avevo scritto sulla moglie, quindi non mi iscrivo certo fra i suoi simpatizzanti. Ora lui non è certamente la nuova stella della sinistra, mi guarderei bene dal dire una simile assurdità, ma ha un potere tale da potersi permettere di rispondere ad un funzionario Rai “chi è lei per dirmi cosa posso o non posso dire? Come si permette di censurarmi”.
Conclude poi dicendo: “Lo dicessi io verrei subito accusato di mettermi in mostra, di essere invidioso, e non mi verrebbe più consentito di mettere piede in Rai come già del resto accaduto. Su di me si è sempre detto che sono “ingestibile”, come se la gestibilità fosse un criterio”.