Vasco Rossi: Anche io sono stato in carcere, detenuti non mollate
Vasco Rossi ha inviato un commovente video ai detenuti della Dozza, nel corso della maratona oratoria, organizzata alla camera penale di Bologna.
Il commovente messaggio:
“Questa pandemia è stata pesante per tutti, per noi fuori e immagino per voi ancora di più. Ma bisogna tenere duro. Capisco la condizione di chi sta in carcere. Condizione che tra l’altro ho conosciuto. Capisco la rabbia e la tristezza che provate. Fate come me, cercate di dare un senso a questa situazione, anche se questa situazione un senso non ce l’ha”.
Il primo arresto di Vasco
Non tutti sanno che, Vasco Rossi è stato arrestato nel lontano 1984.
il 21 aprile 1984 quando Vasco Rossi fu arrestato per la prima volta per detenzione e spaccio di stupefacenti a Bologna. La rockstar di Zocca venne così portato nel carcere di Pesaro venendo interrogato dai due magistrati di Ancona, il giudice istruttore Arcieri e il sostituto D’ Aprile.
La perquisizione avvenne al Variety, all’epoca locale aperto da una settimana da Bibi Balandi con Vasco che era presente lì con il suo complesso per provare un nuovo impianto. La domenica successiva doveva esserci la diretta dal Variety nel corso di Blitz, la trasmissione di Gianni Minà.
Il Blasco viene sorpreso mentre sta bevendo un wisky venendo così portato in caserma con una perquisizione a casa sua, un capannone nella zona industriale di Casalecchio di Reno dove Vasco ha anche sistemato una sala di registrazione.
I carabinieri trovano 26 grammi di cocaina, che aveva comprato tre mesi prima ad Ancona.
Bibì Balandi aveva svelato dopo l’arresto: “Sembrava lucidissimo e spensierato; con grande professionalità era venuto a provare. Nessuno si è accorto di nulla, i carabinieri hanno fatto le cose con eleganza”.
L’inchiesta era iniziata il 23 ottobre del 1983 grazie alla segnalazione di uno spacciatore di Ancona che in una agenda aveva annotato tutti i nomi, indirizzi e recapiti telefonici di tutti i clienti. Viene portato successivamente nel carcere di Pesare, dove resterà per 22 giorni.
Il secondo arresto
Il 5 gennaio 1988 Vasco viene nuovamente arrestato perché fermato sull’autostrada vicino Rimini mentre guidava la sua Bmw in stato di ebbrezza. Inoltre, viene trovato in possesso di un grammo di cocaina insieme ad uno sfollagente e una pistola a gas. Ottiene poi la libertà provvisoria ed esce dal carcere di Rimini. In una vecchia intervista lo stesso Blasco ha svelato:
“Mi dicevano che ero un drogato. Non lo sono mai stato. Mi definisco un tossico indipendente . Le sostanze le ho provate tutte, perché volevo farlo. Tranne l’eroina. E chi dice che sono tutte uguali è un criminale. La marijuana ha anche effetti terapeutici… infatti ne faccio un uso medico”.