La verità viene a galla: milioni di italiani terrorizzati
Gli italiani, stanno abbassando la guardia sul fronte Covid-19, anche grazie ai vaccini, e alle regole introdotte dal governo, per evitare un nuovo aumento di contagi.
Grazie a questa diminuzione dei contagi, è stato sancito il definitivo addio a Lockdown e a buona parte delle restrizioni (resta solo una capienza limitata per stadi, musei, cinema)
Da diverse settimane, in Italia si registrano tra i 1000 ed i 2000 nuovi contagi al giorno, cioè lo 0.8 e l’1% dei contagi, un dato senza dubbio incoraggiante, se paragonato a quello di diversi mesi fa.
La pensa così anche il virologo Andrea Crisanti, che in merito ha lasciato alcune dichiarazioni che faranno discutere.
“Ci hanno mentito”
Secondo il virologo Andrea Crisanti, oggi, in Italia vi è una forte discrepanza tra numero di casi registrati e decessi:
“In Italia vi è una discrepanza tra numero di casi Covid registrati e decessi: prendendo infatti come riferimento un rapporto di uno a mille nel nostro Paese considerando tra 30 e 40 decessi giornalieri, i casi dovrebbero essere tra i 15 e i 20mila, mentre se ne registrano tra i 2 e i 3mila in media”
Poi, il direttore Dipartimento di Microbiologia Molecolare Università di Padova, ha spiegato ai microfoni di una trasmissione televisiva il perché di questa discrepanza:
“In genere bisogna prendere il numero di decessi, dividerlo per due e moltiplicarlo per 1000. Quindi avendo tra i 30 e 40 decessi avremmo tra i 15mila e i 20 mila contagiati in Italia”
Poi, ha voluto precisare:
“Si può avere la tendenza a pensare che con un numero basso di casi sia tutto finito – ha aggiunto – invece così non è. Quello che conta è chi fa i tamponi: se nel computo mettiamo tutti coloro che fanno il tampone perché devono andare a lavorare, per lasciapassare sociale, è chiaro che le incidenze sono bassissime. Invece se i tamponi vengono usati ad esempio per la sorveglianza nelle classi, il risultato è completamente diverso”