Tragica la storia di questo bimbo che ha perso la vita a pochi mesi dalla nascita. Ecco cosa è successo e dove.
Un dramma ingiusto
Non è mai facile apprendere e riportare notizie del genere.
Nella vita di tutti i giorni, vediamo moltissime persone sprecare la propria vita, quasi buttarla, noncuranti della fortuna che hanno di essere al mondo, C’è infatti chi questa fortuna non ce l’ha più o meglio, gli è stata tolta. A privare di vita il corpo di questo bambino di poco più di un anno, una sorte avversa. Infatti, nonostante le pronte manovre di rianimazione e il tempestivo soccorso del 118, non c’è stato nulla da fare.
una giovane vita è stata stroncata, e i genitori del piccolo hanno solamente il rammarico e un’infinita tristezza nel cuore. Il piccolo (di cui non faremo il nome per privacy), ha lasciato un vuoto incolmabile nella vita dei suoi genitori.
Cosa è successo nel dettaglio
Il tragico evento è accaduto a Faenza, nella provincia di Rimini. Un bimbo di origini magrebine, ha esalato il suo ultimo respiro presso l’ospedale di Rimini, dopo 6 lunghi giorni di agonia. Il piccolo aveva solamente un anno e mezzo.
Il tutto si è svolto dal 30 novembre al 5 dicembre.
Il bambino era in casa sua, e stava mangiano insieme alla mamma, quando ad un tratto ha perso improvvisamente coscienza.
Subito la madre ha avvertito il 118 che, immediatamente, ha mandato i soccorsi. I medici accorsi nella casa per salvare il bambino, si sono trovati di fronte una situazione agghiacciante, il piccolo era quasi del tutto cianotico e non dava segnali di vita.
Subito sono cominciate le manovre di disostruzione, ma non c’è stato nulla da fare, la situazione non è migliorata. Così, è stato portato d’urgenza al più vicino ospedale dove è stato prontamente intubato.
L’esito dei primi esami svolti sul corpo però hanno portato un risultato tragico: è emerso un edema cerebrale per via di un’interruzione di ossigeno.
Per questo motivo, dopo 6 lunghi giorni d’agonia, il piccolo si è arreso, perdendo la sua battaglia tra la vita e la morte, i danni ricevuti dalla mancanza d’ossigeno sono stati, purtroppo, irreversibili.
L’esame autoptico disposto dopo la tragedia, non ha fatto emergere eventuali malformazioni o traumi pregressi: la morta è quindi sopraggiunta per via dell’ostruzione causata dal cibo.