Morto il luminare ed ex presidente Monti. Ecco i messaggi di cordoglio degli amici.
Ecco chi era veramente
Dopo una vita spesa al servizio della medicina e del sociale, il professore luminare di radiologia alla Casa di cura Toniolo ed ex presidente della Fondazione Carisbo, si è spento all’ospedale di Bellaria, nel quale era ricoverato da diversi giorni, il 9 ottobre del 2022.
Era nato a Vergiate (Varese) nel giugno del 1942, ma era bolognese di adozione. Infatti, aveva frequentato il liceo classico Galvani, per poi iscriversi a Medicina all’Alma Mater.
I messaggi di cordoglio dei maggiori esponenti
Uno dei primi a scrivere un pensiero per Carlo Monti, è stato proprio Pier Ferdinando Casini:
“Ho conosciuto Carlo Monti come medico e come presidente della Fondazione Carisbo. In entrambe le vesti mi è sempre apparso per quello che era: un gran Signore, un uomo pieno di umorismo e umanità, coerente nei suoi comportamenti e in ogni circostanza capace di comprendere le ragioni altrui. Ha onorato Bologna, di cui è stato uno dei più significativi maestri. Il rimpianto che oggi lo circonda da parte di chi lo ha conosciuto è più eloquente di ogni nostra testimonianza: se ne è andato in punta di piedi con la discrezione con cui è vissuto”
Soprattutto, tra i vari messaggi, spicca quello di Paolo Beghelli, il presidente della Fondazione Carisbo, la fondazione che lui stesso aveva contribuito a far nascere:
“Ci ha lasciato un amico di straordinaria umanità, per noi della Fondazione e ancor di più per i moltissimi che sono ricorsi alla sua esperienza professionale in così tanti anni di instancabile lavoro. Sì, era sempre dedito al lavoro, alle prese con gli strumenti e le apparecchiature che indagavano lo stato di salute e, con grande sensibilità, suggeriva come prevenire o affrontare al meglio eventuali problematiche che venivano riscontrate. In seguito, ho potuto ammirare questa spiccata sensibilità anche alla guida della Fondazione: non faceva mai mancare la sua premura per le tante istanze sociali del nostro territorio, che chiedevano un aiuto concreto. In tutti coloro che gli sono stati accanto, nella famiglia, nella professione e non ultimo qui in Fondazione il sentimento di profonda commozione e tristezza si accompagna anche a tanta gratitudine e orgoglio per l’esempio e la dedizione che in lui abbiamo avuto sempre avuto, testimoniati con limpida coerenza”