L’estate è alle porte e come spesso accade cominciano a sorgere i primi incendi. A farne le spese questa volta, una delle più celebri attrazioni tanto care agli italiani.
Le fiamme si sono sprigionate nella mattina del 29 maggio alle prime ore del mattino e hanno distrutto uno dei più famosi bagni di Forte dei Marmi a Lucca. Si tratta dello stabilimento Gilda, una vera e propria istituzione per chi frequenta la bella località toscana. Immediato l’intervento dei vigili del fuoco sul posto. Continua a leggere per ulteriori dettagli.
La ricostruzione dell’incendio
Come anticipato, l’incendio è divampato nelle prime ore del mattino del 29 maggio, a Forte dei Marmi. Il Gilda, lo storico stabilimento balneare coinvolto, è andato quasi interamente distrutto. Fortunatamente i suoi titolari sono riusciti a mettersi in salvo in tempo, mentre l’edificio principale dove abitano e dormono stava andando a fuoco. A dare l’allarme sono stati i titolari stessi che sono riusciti a scappare solo dalle finestre, dato che le fiamme avevano raggiunto le camere. Immediato è stato l’intervento dei vigili del fuoco dai comandi di Lucca, Pisa e Massa Carrara, che sono riusciti a circoscrivere le fiamme ed evitato che l’intera struttura venisse coinvolta, se non peggio, che l’incendio si propagasse ai bagni adiacenti. Dalle prime ricostruzioni, le cause sembrerebbero accidentali, dato che al momento non è stato rinvenuto niente che possa far pensare ad un atto doloso. Piuttosto a causare l’incendio potrebbe essere stato un cortocircuito di qualche elettrodomestico.
Le dichiarazioni dei titolari del Gilda
Dopo lo sfortunato evento, i titolari hanno rassicurato i loro clienti con un post su Facebook:
“Oggi, come sapete il Gilda è chiuso. L’agenda delle prenotazioni è andata a fuoco. Non recuperabile. Ci scusiamo per il disagio coi clienti che avevano regolarmente prenotato“.
Hanno poi aggiunto che: “domani il Gilda è aperto. Per chi vorrà venirci a trovare, la nostra cucina è pronta. Oggi è il momento di ripartire dopo 36 anni, siamo fortemente motivati a ricreare il nostro ambiente accogliente. Da domani. Contateci. Grazie della vostra solidarietà“.