Il coronavirus non accenna a lasciare in pace questo mondo.
La notizia delle ultime ore è riferita alla nuova variante del coronavirus che sta terrorizzando medici e scienziati.
Il coronavirus ha mutato aspetto, ha mutato caratteristiche.
E adesso, il mondo non è pronto a combatterlo di nuovo.
Sia perché ora ci si chiede se tutte le cure studiate fino a ora, i vaccini, e altre situazioni saranno ancora in grado di combattere il virus;
sia perché, a quanto pare, questo nuovo ceppo del coronavirus ha una carica letale molto più grande di quello che conosciamo.
Insomma, la situazione non è affatto rosea.
Conferme arrivato dall’Inghilterra, dove è stato scoperto e inizialmente diffuso questo nuovo virus.
Il virus è mutato: ecco ora come funziona
Ormai è innegabile: il coronavirus è mutato.
Questo, secondo gli scienziati, era preventivabile.
I virus cambiano forma e caratteristiche, poiché è nella loro natura. Il loro obiettivo è quello di attaccare l’essere umano e, quando egli prende le sue difese, il virus muta affinché riesca a contagiarlo in egual modo.
Il genoma del Sars-Cov-2 è costituito da circa 30 mila nucleotidi, e quando almeno uno muta geneticamente (per continuare ad “attaccare” l’individuo), l’intero virus è soggetto a mutazione genetica.
La variante della prima ondata, la più terribile, è stata denominata D614G.
A quanto sembra, possedeva una capacità di replicazione circa 8 volte superiore a quella originaria partita da Wuhan.
Dunque, il pericolo che anche questa variante (denominata B.1.1.7) possa essere superiore a quella conosciuta, è molto alto.
Nuovo ceppo coronavirus: le parole degli scienziati
Gli scienziati si sono detti molto preoccupati riguardo il nuovo ceppo del coronavirus.
Essendo il virus mutato al suo interno (al livello dei nucleotidi), sarà difficile ora combatterlo con i mezzi che avevano studiato.
Infatti, ora ci si interroga se il vaccino studiato e proposto con tanti sacrifici, sia adatto anche a questa forma del nuovo coronavirus.
Inoltre, la paura più grande, è che ricomincerà tutto da capo: la prima fase, la seconda ondata, ecc….
Essendo un nuovo nemico, dovremmo essere pronti a fronteggiarlo di nuovo.
Ma l’Italia e il resto del mondo, sono pronti?