Denise Pipitone e le tappe del mistero
Il mistero di Denise Pipitone
Tutti quanti ci ricordiamo la bambina scomparsa 17 anni fa da Mazara Del Vallo, Ripercorriamo tutte le tappe del mistero di Denise Pipitone.
Denise scomparve la mattina del primo settembre 2004. Fin dai primi momenti le indagini si concentrarono su Jessica Pulizzi, Secondo l’ultima ricostruzione proposta dagli inquirenti, Denise sarebbe stata rapita dalla sorellastra Jessica Pulizzi, anche lei minorenne, con la complicità della madre Anna Corona e dell’ex fidanzato Gaspare Ghaleb per motivi di «vendetta e gelosia perché Denise e Jessica Pulizzi sono figlie dello stesso padre, Piero Pulizzi»
Secondo gli inquirenti, la gelosia nasce dal fatto che il padre, Piero Pulizzi, si era legato sentimentalmente a Piera Maggio nonostante fosse ancora sposato. Appena la piccola Denise nasce, però, il padre chiede il divorzio per poter rimanere accanto alla nuova famiglia.
A quanto pare, però, l’ex moglie e la prima figlia di Pulizzi (Jessica) non hanno accettato la separazione. Le due avevano un astio non solo nei confronti della Maggio, ma anche della figlia Denise (che secondo loro era l’emblema del tradimento di Piero). Proprio questo loro astio porta gli inquirenti ad indagarle: pare che le due avessero anche più volte minacciato Piera Maggio, bucandole le gomme della macchina. In un’occasione, l’erboristeria della sorella della Maggio va misteriosamente a fuoco. Indagata per la scomparsa di Denise, Jessica è stata rinviata a giudizio con l’accusa di sequestro di persona, per poi essere assolta con sentenza di Cassazione nel 2017.
La ragazza russa è davvero Denise?
In questi giorni, non si parla altro che della ragazza russa, che in un programma televisivo nazionale, era alla ricerca di sua madre. La ragazza ha raccontato la sua storia in un programma russo.
Ecco le parole di Olesya Rostova:
«Già quando avevo cinque anni avevo capito che ero sola. I nomadi mi dicevano che la mia mamma mi aveva portato in Ucraina con sé. Probabilmente ho 20 anni. Forse mi hanno battezzato nella chiesa dell’ospedale quando ero piccola». Poi l’appello in lacrime alla mamma naturale: «Mammina mia non ti ho mai dimenticato, ti ho sempre cercato. Sono viva, voglio sapere. Non so cos’altro dire ora».
La ragazza russa, dunque, ha raccontato di esser stata rapita quando era una bambina e di non sapere chi sia sua madre. «Attendiamo i risultati di un test del Dna e siamo speranzosi», ha dichiarato il legale Giacomo Frazzitta a nome di Piera Maggio. Negli anni, infatti, sono stati molti i presunti avvistamenti e segnalazioni.