Nuove date per il Green Pass e possibili mini-lockdown: la situazione

La campagna vaccinale sta procedendo bene in Italia.

Ma ci sono delle recenti notizie circa la variante Delta che potrebbero presto smorzare gli entusiasmi.

Fabrizio Pregliasco, Roberto Speranza, Pierpaolo Sileri, Francesco Paolo Figliuolo.

Questi tra i membri più esponenti dei vertici per la lotta contro il coronavirus che si sono espressi in questi giorni, un po’ per fare chiarezza su ciò che sta accadendo (in particolar modo a seguito del caos sul Green Pass post vaccino, e per valutare la pericolosità della variante Delta).

Parole importanti sono state pronunciate: da un certo punto di vista, possiamo ritenerci soddisfatti. La campagna vaccinale sta andando bene, e i numeri che i sottosegretari hanno riportato sono davvero incoraggianti.

Dall’altra parte, però, la costante allerta medica: la nuova variante del coronavirus potrebbe imporre dei lockdown anche nei territori delle zone bianche.

Vaccini e Green Pass, facciamo chiarezza

Il sottosegretario di Stato al Ministero della salute nel governo Draghi, ovvero Pierpaolo Sileri, ha fatto chiarezza sulla questione del Green Pass.

Senza troppi giri di parole, ha detto che i tempi andranno rimodulati.

Se ben ricordate, non è la prima volta che i vertici cambiano idea.

Eravamo partiti con il Green Pass valido dopo due settimane dalla prima dose.

Oggi, invece, per ottenerlo bisogna attendere due settimane dall’ultima dose.

Le ultime notizie, però, parlano di ulteriori giorni e ulteriori prove, ma Sileri fa chiarezza:

non abbiamo fatto nessun errore, ci affidiamo ai dati. Aspettiamo nuovi dati per capire se dovremmo rimodulare ancora il Green Pass, oppure no”.

Ancora lockdown nelle zone bianche?

Parallelo al Green Pass, c’è un problema ben più grave.

Quello dell’incombere della Variante Delta. Ce ne ha parlato Fabrizio Pregliasco:

non si esclude che mini lockdown e mini zone rosse potrebbero essere “necessarie” anche in un contesto di Italia tutta zona bianca”.

Il docente dell’Università Statale di Milano e direttore sanitario dell’IRCCS Galeazzi di Milano, Fabrizio Pregliasco, getta così nuovi dubbi e ombre sulla situazione attuale in Italia.

Stiamo davvero tornando indietro, verso i primi incubi?


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