Tutti gli italiani in queste ore sono in pensiero per la vicenda della funivia Stresa-Alpino-Mottarone. Per la maggior parte dei passeggeri sembrerebbe non esserci stato scampo.
La speranza però si è accesa almeno per uno di loro: si tratta del piccolo Eithan che potrebbe essersi salvato grazie ad un gesto eroico del padre, che abbracciandolo ha attutito il colpo. Ora il bambino si trova all’ospedale Regina Margherita di Torino, ricoverato in prognosi riservata. Eitan sarebbe l’unico superstite dell’incidente della funivia Stresa-Mottarone. Continua a leggere per scoprire i dettagli della vicenda.
Il bambino ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino
Eithan Moshe Biran potrebbe essere l’unico sopravvissuto della tragedia che ha coinvolto la funivia Stresa-Mottarone. Il bambino nell’incidente ha perso i suoi familiari e i nonni. Ora Eithan è ricoverato all’ospedale Regina Margherita di Torino in prognosi riservata e sta lottando tra la vita e la morte. Queste le parole del diretto della Città della Salute Giovanni La Valle che ha fatto sapere che “il piccolo è stato operato per stabilizzare le fratture e le prossime ore saranno decisive per vedere la risposta alle terapie. Stiamo lavorando al massimo per mantenerlo stabile e poter avere buoni risultati“. L’operazione è durata circa cinque ore.
Eitan potrebbe essersi salvato grazie al padre
Da alcune indiscrezioni del personale del Regina Margherita, sembrerebbe che il bambino si sia salvato grazie all’abbraccio del padre che ha protetto il suo corpo dagli effetti della caduta: “È nulla di più di un’ipotesi ma è probabile che il padre di corporatura robusta lo abbia protetto, del resto qualsiasi padre per istinto sarebbe portato a fare così”.
Tantissimi i messaggi di cordoglio giunti alla famiglia del piccolo. Il padre in particolare, che lavorava come addetto alla sicurezza alla Comunità ebraica di Milano, viene descritto così: “Un giovane molto gentile, sempre sorridente. Una persona squisita. Un ragazzo d’oro, bellissimo, gentile, misurato, attento, dolcissimo”. Ad oggi potremmo aggiungere, tra le tante qualità, anche quella di essere un eroe.