Fabrizio Corona, il personaggio televisivo nato a Catania nel 1974, è ufficialmente tornato operativo. Dopo essersi allontanato dal carcere di Monza, che non sembrava essere il posto più adatto per curare i suoi disturbi come la schizofrenia, si trova ora ai domiciliari nella sua casa di Milano.
Se fino a qualche settimana fa è stato al centro di tutte le discussioni per i suoi estremi gesti di ribellione dovuto al suo ritorno in carcere – ha tentato di tagliarsi le vene con una penna bic -, oggi nel confort della sua dimora è tornato ad imporsi nel mondo degli scoop, offrendone subito uno che ha sconvolto l’opinione pubblica: continua a leggere per saperne di più.
Risvolti sconvolgenti
Solo pochi giorni fa, l’ex re dei paparazzi ha avuto un confronto con uno dei ragazzi coinvolti nel caso di Ciro Grillo, il figlio di Beppe Grillo nonché il fondatore del Movimento 5 Stelle. La storia è nota ormai a tutti: Ciro è stato accusato insieme ad alcuni suoi amici di aver stuprato una ragazza in una notte di luglio del 2019. Un fatto già grave di suo, aggravato però da un video in cui il fondatore dei 5 Stelle, visibilmente alterato, ha difeso il figlio a spada tratta. Tra i nomi di coloro che sono stati incolpati, c’è anche il nome di Vittorio Lauria, il quale è stato intervistato da Corona stesso e si è lasciato andare con dettagli decisivi per il caso.
Dichiarazioni importanti
L’ex re dei paparazzi è riuscito ad avere questo confronto con il giovane Vittorio e avrebbe registrato la loro chiacchierata, vendendola poi al suo amico Massimo Giletti che l’ha trasmessa in onda a Non è l’Arena su La 7. Qual è il nuovo scoop che è riuscito a conquistare? Secondo quanto riportato dal ragazzo accusato di stupro, la sera in cui si sarebbe consumato questo abuso, avevano tutti consumato vodka.
Ma non è tutto, perché queste dichiarazioni sono costate molto a Vittorio Lauria: dopo questa conversazione infatti, il suo legale Paolo Costa ha deciso di dimettersi dall’incarico di difenderlo perché aveva esplicitamente chiesto al ragazzo di non pronunciarsi su questo caso delicato.