Esplosione nell’ospedale: si temono oltre 200 morti
La devastante esplosione
Tragico incendio all’interno di un’ospedale per pazienti Covid-19: si aggrava il bilancio, si temono almeno 130 morti.
Purtroppo è stata appresa la notizia che il bilancio si è ulteriormente aggravato, a causa della forte esplosione avvenuta all’interno dell’ospedale di Baghdad 2 giorni fa.
Con il passare delle ore, il bilancio si sta aggravando sempre di più: al momento si contano almeno 82 morti, e più di 200 feriti.
Il centro in cui sono divampate le fiamme si trova nella parte sudorientale della capitale irachena. Tra i pazienti deceduti almeno 28 erano in terapia intensiva attaccati a respiratori, fanno sapere le autorità.
In queste ore i soccorsi stanno facendo il possibile per salvare quante più vite possibili, secondo i media locali, “10 persone sono in condizioni disperate”
Le cause dell’incendio
Secondo le prime ricostruzioni, a provocare l’esplosione sarebbe stata una bombola d’ossigeno.
Le fiamme si sono propagate rapidamente, secondo i funzionari della protezione civile, poiché «l’ospedale non aveva un sistema di protezione antincendio e i controsoffitti consentivano alle fiamme di propagarsi a prodotti altamente infiammabili». L’incidente ha suscitato l’indignazione della popolazione irachena e sono state chieste le dimissioni del ministro della Salute.
In queste ore, sui social media sono stati pubblicati dei video, dove i vigili del fuoco tentano di spegnere le fiamme all’interno dell’ospedale Ibn al-Khatib, nel mezzo di una folla di pazienti e parenti che cercavano di fuggire dall’edificio.
Nei giorni scorsi, un altro gravissimo incendio ha colpito una clinica Covid-19, ma questa volta l’incidente è accaduto a Mumbai, in India.
Almeno 10 pazienti sono morti la notte scorsa a causa di un incendio in una clinica di Mumbai per i malati di coronavirus: lo ha reso noto un funzionario di polizia, secondo quanto riporta la Cnn.
La clinica, si trova al primo piano del centro commerciale Dream Mall della metropoli e ospitava un totale di circa 76 pazienti.