Ecco le ultime notizie trapelate dall’istituto di detenzione nel quale si trova Alessia Pifferi.
Cosa è successo in carcere
Stando alle ultime notizie trapela dalle parole dell’avvocato di Alessia Pifferi, la mamma che ha fatto morire di stenti la piccola Diana, che la detenuta ha subito varie aggressioni all’interno del carcere di San Vittore.
Solange Marchignoli, questo il nome della donna che sta prendendo le difese della Pifferi, alla stampa locale aveva già rilasciato qualche testimonianza sull’accaduto:
“È successo una settimana fa dopo la prima udienza in tribunale”
Continuando a spiegare come l’aggressione sia avvenuta:
“Alessia stava raggiungendo una suora quando è stata aggredita dalle altre detenute che le hanno tirato i capelli e schiaffeggiata. Questa donna ha molta paura di quanto le sta accadendo”
Poi, in un’intervista rilasciata a Mattino 5, la Marchignoli ha esposto le sue impressioni riguardo lo stato emotivo della sua tutelata:
“Io la incontro sempre più o meno una volta a settimana, l’ho vista anche venerdì mattina, due giorni dopo l’udienza, è sempre assente, era molto spaventata”
Le parole del gip di Milano
Secondo la legale della donna, l’assassina non sarebbe ancora consapevole di quello che ha fatto:
“Ancora non lo è, io parlo con la signora e parlo con qualcuno che mi racconta una storia, ci stiamo arrivando e all’inizio era un po’ estranea, poi ha letto i giornali e qualche parola la sta collegando a sé”
Ma il gip di Milano (Fabrizio Filice) ha ancora una volta respinto la richiesta di una consulenza neuroscientifica (presentata dalla difesa di Alessia Pifferi)
Nel procedimento respinto, il gip ha scritto che la donna:
“Anche dopo l’ingresso in carcere, come attestano le relazioni del Servizio di psichiatria interna (di San Vittore), si è sempre dimostrata consapevole, orientata e adeguata, nonché in grado di iniziare un percorso, nei colloqui psicologici periodici di monitoraggio, di narrazione ed elaborazione del proprio vissuto affettivo ed emotivo”
Constatando che la Pifferi non ha nessuna “storia di disagio psichico” nel suo passato.