Febbraio per il nostro paese sarà un mese veramente complicato, lungo anche se corto, e pieno zeppo di tappe ed appuntamenti importanti per decidere le sorti economiche, politiche e sociali del nostro paese. Siamo ancora all’interno di una danza di colori, un valzer che colora le regioni d’Italia andando d attuare restrizioni contro la pandemia Covid 19.
La situazione
In questo momento quasi tutte le regioni d’Italia sono gialle, alcune rosse e nessuna regione bianca. Le prossime due settimane saranno fondamentali per la gestione della crisi sanitaria. La domanda rieccheggia tra tutti quanti i cittadini del popolo Italiano: andremo verso un allentamento delle misure restrittive oppure faremo un dietrofront tonando ad una situazione iniziale da zona rossa, almeno fino allo scadere del DPCM il 5 Marzo
15 febbraio si dovrà sciogliere uno dei nodi più importanti per la quotidianità di milioni di italiani, quello relativo allo spostamento tra regioni. Sebbene siano circa 48milioni di persone a essere ormai approdate in zona gialla, le norme Anti-Covid lasciano per ora il divieto di spostamento al di fuori dei confini regionali. In quella data dovrebbe finire anche lo stop agli impianti sciistici.
Se è vero che in montagna si possono praticare molteplici attività, e sport, quali sci di fondo, sci alpinismo, ciaspole, solo per ricordarne alcune, è altresì vero che lo sci alpino rappresenta almeno l’80% del flusso turistico nelle stazioni sciistiche.
Gli operatori turistici sperano di riaprire il prima possibile, perlomeno il 15 Febbraio, per tornare a lavorare e poter mettere due soldi da parte. Giorni decisivi, dunque. Già in settimana il Cts si riunirà per analizzare il nuovo protocollo “Sugli impianti per lo sci amatoriale”.
La situazione è ancora totalmente incerta e lascia spiraglio ancora ad un sacco di interpretazioni, che non fanno bene agli Italiani. Gli Italiani hanno bisogno di sapere cosa devono fare e come si devono struttare per poter affrontare al meglio questo periodo totale di incertezza