covid-19 si discute sulle riaperture, Mario Draghi cambia tutto
Il piano Draghi
E’ da poco terminato il weekend pasquale, e da oggi l’Italia non è più tutta in zona rossa. Alcune regioni sono tornare arancioni, infatti, da oggi è entrato in atto il nuovo decreto contenente le misure anti-contagio fino al 30 aprile.
Il provvedimento introduce alcune novità, ma non prevede grosse riaperture, se non per quanto riguarda le scuole.
In tanto stanno chiedendo l’allentamento delle misure restrittive.
Quando si potrà parlare di riaperture
In questo periodo ci sono scuole di pensiero nettamente differenti: Da una parte c’è una linea rigorista, le persone che continuano a spingere per una linea più severa di restrizioni. Dall’altra parte c’è chi vorrebbe un’allentamento delle misure restrittive.
In effetti, prima o poi si dovrà parlare di ripartenza, ci sono però due requisiti fondamentali, senza i quali la ripartenza sembra un lontano miraggio:
Il primo ovviamente è il calo dei contagi, senza il quale è impossibile pensare minimamente ad una riapertura, il secondo è il potenziamento della campagna vaccinale.
L’ultimo monitoraggio ha confermato un calo dell’indice RT, così come una diminuzione dei nuovi positivi, dei decessi, e di ospedalizzazione. Secondo il presidente del consiglio Mario Draghi, nonostante le pressione di alcune aree della maggioranza del governo, bisognerà soprattutto, tenere conto della campagna vaccinale.
Attualmente, la priorità è quella di proteggere la fascia di popolazione più fragile: Solo dopo l’immunizzazione della fascia over 70 si potrà effettivamente parlare di una riapertura