La schiera di virologi che quotidianamente vediamo in TV, è una delle nostre maggiori fonte di informazioni.
Gli esperti stanno affollando i salotti del palinsesto italiano, al fine di darci più informazioni in merito alla diffusione del contagio da coronavirus.
Uno di questi è Massimo Galli, responsabile di “malattie infettive” all’ospedale Sacco di Milano. Il suo contributo è stato determinante in questi mesi, e c’è chi lo segue spesso dibattere in TV.
Nonostante la sua presenza, ormai fissa a molti programmi, infastidisca alcuni spettatori, il suo ruolo è ancora quello dell’esperto.
Nel suo ultimo intervento a Piazza Pulita su La7, ha parlato del ruolo nella diffusione del coronavirus dei soggetti asintomatici, e delle nuove scoperte in merito.
Galli: “Ecco come gli asintomatici diffondono il virus”
A lungo si è trattato delle questione relative alle persone asintomatiche e quelle sintomatiche.
Ci si è chiesto, in particolare, se gli individui senza sintomi avessero le stesse possibilità di infettare chi gli sta vicino, rispetto alle persone con i sintomi.
Questo perché una persona senza tosse, raffreddore, o altri sintomi, dovrebbe avere meno possibilità di diffondere il virus attraverso muco, catarro o saliva.
Invece, a quanto pare, anche il virus negli asintomatici possiede la stessa carica virale di quando è incubato da un sintomatico.
La scoperta di Galli, in collaborazione con centri di ricerca anglosassoni, è che semplicemente parlando le famose “goccioline” hanno la stessa possibilità di infettare la persona che si trova vicino.
Galli: “Oggi è peggio di marzo”
L’intervento di Galli è proseguito sul confronto tra la prima ondata e la seconda ondata che stiamo vivendo.
Secondo il virologo, la situazione in Italia attuale è ben peggio di quella trascorsa a Marzo.
Il riferimento è all’espansione del virus: durante il lockdown, il coronavirus era molto diffuso soprattutto in alcune regioni. Lombardia, Veneto, e alcune zone del centro Italia, erano le fasce più colpite. Nelle altre regioni, la situazione si riusciva a contenere.
Oggi, invece, il coronavirus si è espanso in tutto lo stivale, e questo preoccupa milioni di italiani e soprattutto il Governo Conte.
Il virologo chiude con un commento sulle elezioni regionali dello scorso settembre:
Se la domanda è non bisognava votare rispondo che in condizioni di emergenza potevano essere rinviate. Se dichiari l’emergenza, e poi non rinvii determinate cose, dai un segnale curioso”.