La crisi da contagio che sta vivendo l’Italia ha messo a rischio diverse categorie di lavoratori.
Parliamo di tutti quei professionisti che, nonostante le difficoltà in cui riversano diversi settore, devono continuare la propria attività.
Stiamo parlando di tutta quella serie di lavoratori che ha visto cambiata la propria professione. Il Covid-19 ha cambiato le nostre abitudini e, in molti settori, ha ridefinito il concetto di alcuni lavori.
Pensate soltanto a infermieri, medici, commessi, operatori ecologici. Attività mai messe in pausa e che si espongono, quotidianamente, a un elevato rischio di contagio.
Oggi il Governo ha discusso anche la situazione scuola. Ovvero, il contesto in cui si trovano insegnanti, operatori scolastici, e tutte quelle persone che lavorano nel settore didattico.
Per loro il Governo ha in programma una serie di novità.
Covid, bonus scuola da 450€
La prima importante sorpresa che potrebbero ritrovarsi gli operatori scolastici è il bonus scuola.
Con questo bonus, stanziato dal Governo a causa della crisi per il contagio da coronavirus, la busta paga potrebbe diventare più pesante. Stiamo parlando di 450€ aggiunti al normale stipendio.
L’iniziativa è stata proposta da Marcello Pacifico, presidente dell’ANIEF. L’ANIEF è l’Associazione Nazionale Insegnanti e Formatori, che si occupa di garantire diritti e doveri a tutti coloro che lavorano nelle scuole.
Lo Stato italiano sta varando le ultime modifiche. Una volta arrivata l’operazione, gli insegnanti e gli operatori scolastici potrebbero trovarsi 450€ in più sulla busta paga.
Covid, la situazione nelle scuole
La situazione nelle scuole diviene via via sempre più preoccupante.
Secondo Marcello Pacifico, l’ANIEF ha calcolato come il rischio di contagio nelle scuole stia aumentando giorno dopo giorno.
Come tutti sappiamo, gli istituti scolastici contengono tantissime persone. Studenti, insegnanti, segretari, operatori, e tanti altri.
A causa degli ingenti numeri, la scuola è un luogo dove si produce assembramento.
Stando al rapporto ANIEF, molti dipendenti delle scuole sono andati incontro a sindrome da burnout e stress da lavoro. Questo perché, si legge nel comunicato, gli insegnanti sono a conoscenza del rischio in cui si trovano. A tutto ciò, si aggiunge difficoltà nel mantenere alti livelli di insegnamenti anche nella didattica a distanza, oltre a dover gestire tantissimi alunni e disciplinarli riguardo la situazione in cui riversiamo.
Per questo, la proposta di avere più soldi in busta paga premierebbe il grande sforzo di tutti coloro che lavorano nelle scuole.