A quanti di voi manca di tornare alla normalità?
Beh la domanda è scontata.
Siamo sicuri che tutti voi desiderate ardentemente riappropriarvi della vita quotidiana, delle vostre abitudini.
Insomma, del mondo prima del coronavirus.
Sono stati mesi difficili (a dire la verità, è ormai passato un anno dall’inizio della pandemia), e tutti noi italiani abbiamo provato a fare i cittadini responsabili, usando il buonsenso e seguendo le norme imposte dai vari DPCM del Governo.
Tutti i nostri sforzi, ahinoi, non sono stati però ricompensati.
Tantissime attività hanno dovuto abbassare la saracinesca per sempre, per non parlare di cosa sta succedendo alle categorie più devastate dalle chiusure e dal coprifuoco: la ristorazione, le attività culturali, e quelle sportive.
Insomma, tutto ciò sta finalmente andando verso una fine?
La notizia dell’ultima ora, è che gran parte dell’Italia può tornare zona gialla.
Coronavirus, gran parte dell’Italia verso la zona gialla
L’ultimo DPCM aveva riprodotto fedelmente la strategia della suddivisione dell’Italia in fasce colorate.
Moltissime regioni sono finite in zona arancione (ben 14), mentre 2 sono diventate rosse (compresa la provincia autonoma di Bolzano) e le restanti 5 sono zona gialla.
Le restrizioni della zona gialla sono ovviamente più soft delle zone dai colori più scuri (ricordiamo che secondo l’ultimo decreto europeo alcune regioni italiane sono diventate zone rosso scure).
Dunque, ora per molte regioni, sarà possibile la riapertura di bar e ristoranti, oltre che di musei e centri sportivi.
Quali regioni diventeranno zona gialla?
Le regioni che passeranno dalla zona arancione alla zona gialla sono le seguenti:
Liguria, Veneto, Val d’Aosta, e Lazio. Flebili speranze per Lombardia e Piemonte, ma vanno monitorati i dati.
Si va verso la zona arancione (dalla zona rossa) per la Sicilia.
Ricordiamo che per passare in zona gialla è necessario avere un Rt inferiore a 1 e un’incidenza settimanale a 50 casi positivi ogni 100 mila abitanti.
Facciamo tutti del nostro meglio, e torneremo presto all’agognata normalità!