Tutti stanno seguendo con grande attenzione la vicenda che vede Fabrizio Corona alle prese con la giustizia. L’opinione pubblica si sta dividendo tra chi lo difende e chi crede che la condanna inflitta nei suoi confronti sia giusta. Tra questi, anche molti personaggi dello spettacolo si sono espressi in merito.
Uno in particolare ha preso le difese dell’imprenditore catanese. Si tratta di uno dei più famosi cantanti e figure dello spettacolo italiane, parliamo di Adriano Celentano che ha commentato la vicenda tramite i suoi profili social. Il cantautore milanese, infatti, dopo aver appreso l’accaduto tramite il programma televisivo condotto da Massimo Giletti Non è l’arena, ha voluto scrivere una lettera a cuore aperto.
La lettera di Celentano a Fabrizio Corona
Questa la lunga lettera che ha pubblicato il Molleggiato a Corona:
“Caro Fabrizio anch’ io, come chiunque abbia potuto vedere la scena straziante trasmessa da Giletti, sono rimasto profondamente colpito nel vedere il dolore e la disperazione di una madre che, aggrappata alla tua giacca, piangeva e ti supplicava di stare calmo. Un dolore così grande che pareva uscire dallo schermo, quasi come a sciogliere una lacrima di chissà quanta gente ti stava guardando. E mentre anch’io, a fatica, cercavo di fermare la mia, di lacrima, tutto ad un tratto, come un fulmine a ciel sereno, il mio pensiero si è fermato su di te. Sulla tua persona… tu hai fatto tante stronzate nella vita… la più grossa e direi la più pericolosa, è quella di aver indotto i giudici a darti una punizione spropositata. Con la scusa di sommare le tue colossali cazzate, cioè ogni cazzata una punizione, ti hanno dato 14 anni di prigione”
L’ingiustizia della giustizia italiana
Un “ingiustizia della giustizia italiana” secondo l’artista, che ha parlato di un numero di anni al quanto ingiusti: “Si danno 14 anni ad uno come te, che ha fatto sì, cose punibili dalla legge, ma non a tal punto da equiparare i tuoi madornali errori di vita a chi uccide una persona.
Non si contano i casi di individui che hanno assassinato una o più persone e, solo dopo 5 o 6 anni di buona condotta, escono di prigione. Forse è ora che la politica, anziché intraprendere affari con quei Paesi che fanno sparire le persone tagliandole a pezzi, dica qualcosa sull”arrangiamento-giustizia’”.
Siete d’accordo con le parole di Celentano? Scrivetecelo nei commenti