Il primo settembre del 2004 Denise Pipitone mentre sta giocando con i suoi cuginetti a Mazara del Vallo, sparisce nel nulla. E da allora, non si hanno avuto più notizie, se non presunti avvistamenti nei punti più disparati del mondo, come in Russia, in Calabria o in Ecuador.
In tutti questi anni il caso Pipitone si è infittito sempre di più, lasciando aperta sempre una domanda: dov’è la piccola Denise? Che cosa è accaduto realmente 17 anni fa? Una persona in particolare ha cercato di dare una risposta a tutti questi quesiti, ma a da poche ore è emerso che tutto ciò che ha rivelato sul caso, fosse falso.
Finte verità
Da poche ore è stato ormai dichiarato con ufficialità: chi si stava occupando del caso Pipitone, ha diffuso notizie non vere. Stiamo parlando dell’ex pm Maria Angioni, indagata per false dichiarazioni. Da quando la piccola Denise è scomparsa, è stata lei ad occuparsi di questa drammatica vicenda. Angioni si è mostrata attiva fin dall’inizio, ha riportato spesso nuovi dettagli sul rapimento alternate a sue insinuazioni, fino al punto da spingere la Procura di Marsala ad interrogarla come testimone, per verificare se quello che stava dichiarando fosse vero o meno. E da questa ricerca, è emerso che molte delle cose da lei raccontate, non aveva nessun tipo di riscontro.
L’ultimo fatto raccontato
Tra le scoperte che diceva di aver fatto, Maria Angioni diceva di avere le prove che la piccola Denise fosse ancora viva. In che modo lo aveva scoperto? Facendo una ricerca approfondita su Facebook, dove aveva trovato il profilo di una donna con una figlia che, per l’ex pm, corrispondeva esattamente a Denise.
Questo fatto è stato subito smentito durante il programma Ore14 dal conduttore Milo Infante, il quale aveva evidenziato come quella ragazza che si vedeva nel profilo trovato da Angioni, non era Denise, ma la cugina dell’ex compagno di Jessica Pulizzi. Un fatto di cronaca di questo tipo, richiede attenzione e rispetto non solo nei confronti di Denise, ma di tutta la sua famiglia, che da anni sogna di riabbracciarla.