Brutte notizie per chi sperava in un nuovo DPCM meno restrittivo. La battaglia contro il virus continua, e se da un fronte l’Italia, l’Europa e il mondo interno continua la campagna vaccinale, il virus dal canto suo continua irrefrenabile. Colpa anche delle nuove varianti come quelle inglesi, sud africane e brasiliane, che stanno velocizzando il processo di trasmissione.
Al momento non sappiamo se i vaccini siano efficaci anche per queste varianti, ad un primo riscontro sembrerebbe di sì. È per questo però che il ministro Speranza ha gridato l’allarme e richiesto un ulteriore sforzo agli italiani. Niente cene fuori, apertura delle regioni, riapertura di cinema, palestre e campi sportivi (ad eccezione di qualche sport senza contatto). Niente via liberi per tutti quindi, siamo ancora in guerra.
Le parole del ministro Speranza
Le parole del ministro della Salute Roberto Speranza sono state categoriche e in aggiunta ha annunciato il nuovo DPCM anti Covid, che sarà in vigore dal prossimo 6 marzo fino al 6 aprile. “Non ci sono le condizioni epidemiologiche per abbassare le misure di contrasto alla pandemia, siamo all’ultimo miglio e non possiamo abbassare la guardia.”. Queste le parole del ministro durante il suo intervento nell’aula di Palazzo Madama, a cui ha anche aggiunto che “È fondamentale mantenere un approccio di grande prudenza. Con questo livello di incidenza di casi abbiamo 5 regioni con terapie intensive sopra la soglia critica e l’Rt medio è 0.99, secondo ultimo rilevamento. Quindi l’Rt si avvia con le misure attualmente in vigore a superare la soglia di 1″.
Le nuove varianti
Il ministro ha infine concluso ponendo l’accento del discorso sulla diffusione delle varianti del coronavirus in Italia, che però sembrerebbe non aver depotenziato l’efficacia del vaccino. Queste le sue parole in merito: “La presenza delle varianti condizionerà l’epidemia: la variante inglese è presente nel 17,8% dei casi e sarà presto prevalente e la sua maggiore diffusione rende indispensabile alzare il livello di guardia, ma fortunatamente non compromette efficacia dei vaccini. Le altre due varianti sono più insidiose per la ridotta efficacia dei vaccini. La loro diffusione è minore ma è necessario isolare i focolai”.
Sarà quindi ora fondamentale che la versione definitiva del decreto, oltre a tenere conto dell’attuale andamento della pandemia sul territorio italiano, dovrà riuscire a mettere d’accordo tutte le diverse posizioni politiche della variegata maggioranza del nuovo governo Draghi.