Boom di malori e svenimenti in Italia
Quest’anno, il caldo si sta facendo sentire in maniera molto imponente, soprattutto al centro e al sud Italia.
Mentre al nord Italia, il tempo non è così mite, infatti ricordiamo una terribile grandinata solo poche settimane fa.
Al sud, la situazione è davvero drammatica, in particolar modo in Calabria, Puglia, Basilicata e Sicilia, dove le temperature da diverso tempo, sono tra i 38 e i 40 gradi.
Proprio per l’eccessivo caldo, in queste ultime ore, in Puglia c’è stato un boom di malori e svenimenti, proprio presso il centro vaccinazioni a Nardò.
Centro Vaccinale: i malori sono davvero tanti
C’è anche un’altro problema in queste ultime ore, c’è il serio rischio che i volontari potrebbero fermarsi il primo agosto, come annunciato per tutta la Puglia, ed in questo caso, si entrerebbe in piena emergenza.
Gli ultimi tre giorni sono stati devastanti per gli utenti complice anche la riduzione, alla sola mattinata e con la eliminazione del turno pomeridiano, degli orari di accesso alla struttura. Il record provinciale è stato toccato il 27 luglio con 768 vaccini somministrati a cittadini provenienti da Nardò (dove si trova l’hub), Copertino, Galatone, Leverano, Porto Cesareo e Seclì.
I problemi derivano soprattutto dalla decisione di utilizzare un capannone industriale che si sta rivelando inadeguato. Basta ricordare che l’Amministrazione comunale ha speso circa 17mila euro, qualche giorno fa, per comprare nove climatizzatori che servono a ben poco in un locale di circa 1.500 metri quadrati e con soffitto alto oltre sei metri.
Il presidente della commissione di controllo e garanzia Lorenzo Siciliano ammette:
“Lo ripetiamo da settimane che la struttura individuata dal Comune di Nardò è inadeguata e insufficiente alla gestione delle vaccinazioni. In questi giorni di caldo torrido, in particolare, sono centinaia i cittadini che ci contattano stremati dopo ore di fila sotto il sole. Tanti malori per i più anziani ma anche per alcuni giovani. Una serie di disagi che ormai hanno portato ad una situazione fuori controllo. Sembra più una fiera che un centro vaccinale. Per questa ragione – conclude il consigliere Pd – ho chiesto al Prefetto di Lecce di intervenire quanto prima, sostituendosi al Comune di Nardò, evidentemente incapace di gestire logisticamente questo servizio ai cittadini”.