Approvato in queste ore il pacchetto di misure a sostegno delle famiglie italiane, il cosiddetto “Aiuti-ter”. Si tratta di un bonus di 150 euro, ecco chi ne ha il diritto e come riceverlo.
Cosa è stato approvato e la differenza con il precedente
In queste ore è stato approvato il dl (decreto legge) Aiuti-ter. Tale dl è stato finanziato da circa 14 miliardi di euro.
Questa misura appena approvata non è altro che un bonus una tantum di 150 euro.
L’Aiuti-ter è stato necessario a causa dei vari rincari che hanno afflitto l’Italia in questi ultimi mesi.
Lo scoppio del conflitto tra Ucraina e Russia nell’est Europa, ha portato non poche difficoltà: la crisi economica si è inasprita, grazie anche all’aumento dell’inflazione.
Oltre all’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità, si è aggiunto l’aumento dei prezzi anche dell’energia.
Questo dl si differenzia dal precedente in quanto ha un importo minore (150 euro al posto dei 200) del precedente elargito per le famiglie con un indicatore Isee non superiore ai 12mila euro, ma ha una platea di persone che possono attingere a tale bonus, molto pià estesa.
Chi può richiedere tale bonus
Dunque, si tratta di un’indennità una tantum per il solo mese di novembre.
Si riceve direttamente in busta paga o sul conto corrente.
La platea al quale è rivolto, non è solo quella dei dipendenti, ma anche quella dei pensionati e delle partite Iva.
Come ha spiegato l’ex Premier Mario Draghi:
“Un contributo sociale di 150 euro per 22 milioni di italiani circa che guadagnano meno di 20mila euro, inclusi gli incapienti”
Il bonus riguarderà in primis i lavoratori dipendenti con una retribuzione (per il mese di novembre) “non eccedente l’importo di 1538 euro”.
Ma non solo, sarà elargito anche ai lavoratori stagionali che abbiano svolto la prestazione di almeno 50 giornate.
Anche i percettori di reddito di cittadinanza avranno diritto al bonus, insieme ai lavoratori autonomi che nel periodo d’imposta 2021, hanno percepito un reddito uguale o minore di 20 mila euro.
Infine, potranno richiederlo anche i “titolari di uno o più trattamenti pensionistici a carco di qualsiasi forma previdenziale obbligatoria”.