Nel corso di questo davvero tragico biennio, arriva l’ultima (speriamo) stangata.
Gli italiani, infatti, riceveranno una brutta sorpresa in bolletta.
L’Italia si trova ancora costretta a combattere contro il coronavirus. Il livello di ansia e preoccupazione non è scemato, dato il pericolo incombente della variante Delta e delle sue sorelle.
Oltre alla emergenza sanitaria, alla quale siamo ormai tristemente abituati, gli italiani iniziano (oppure tornano?) a preoccuparsi di quella che era la vita quotidiana anche pre coronavirus.
In cima alla lista dei pensieri, ora tornano le bollette.
Già, perché sembra proprio che tutti gli italiani si troveranno una brutta sorpresa nelle bollette per l’elettricità e per il gas.
E non stiamo parlando di more o addebiti imprevisti.
Parliamo di un eccessivo ricarico che interessa anche tutta Europa.
Bollette, arriva la brutta stangata
Questo biennio terribile, che ancora non sembra essere finito, sta per darci l’ennesima brutta notizia.
L’Italia e l’Europa tutta, inizia a raccogliere i cocci dalla crisi portata dal coronavirus.
Infatti, la stangata in bolletta potrebbe derivare da un effetto a catena partito proprio dal coronavirus.
Dai vertici ci spiegano che la colpa, però, è dell’Europa.
In pratica, gli italiani in media riceveranno un aumento del 9,9% sulla bolletta dell’elettricità, e del 15,3% su quella del gas.
Le quotazioni per il trimestre luglio – settembre si sono portate, nel mese di giugno, mediamente oltre gli 85 euro/MWh.
Da cosa dipende l’aumento del costo delle bollette?
A questa domanda ha provato a risponderci direttamente il Governo tramite i suoi organi.
In realtà, a quanto si apprende, il costo maggiorato sarebbe potuto essere anche di più.
L’aumento deriverebbe innanzitutto dalla mancanza di materie prime per la produzione di elettricità e gas, un po’ come era successo con gli strumenti tecnologici (come computer, console, ecc.), proprio a causa della difficoltà di spostamento causa coronavirus.
Pensate che per l’elettricità parliamo di un ricarico di circa 559 euro, con una variazione del +12% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente.
Dal Governo si apprende che il decreto Lavoro & Imprese ha permesso di bloccare l’aumento, che sarebbe potuto essere anche più sostanzioso.
Insomma, quando avranno un po’ di respiro gli italiani?