Questa la tragica storia di Veronika e della sua famiglia. Ecco come sono finite le cose.
Cosa è accaduto
Il caso è di qualche anno fa, più precisamente di marzo 2019.
Questa è un a delle storie più tragiche che siano state scritte, una pagina nera che sarà difficile voltare.
Non c’è dolore più grande di quello di vedere un proprio figlio perdere la vita. Il dolore si amplifica poi se a far del male al proprio figlio, fino ad ucciderlo, è proprio il genitore.
Quello che è successo alla piccola Veronika, è veramente atroce. La bambina, di soli 6 anni, è stata violentata dal padre, per poi infine essere uccisa.
Oggi l’uomo, all’epoca 28enne, Yaroslav Oleinikov, è stato accusato e in seguito ai dovuti accertamenti (che hanno poi dimostrato la colpevolezza), condannato con l’accusa di stupro e omicidio.
I conoscenti vicino alla coppia, che aveva anche un altro figlio più piccolino di nome Ivan, affermano:
“La famiglia ha sempre vissuto una vita isolata da tutti gli altri. La bambina uccisa non ha mai frequentato l’asilo, e riusciva a malapena a parlare”. In più, altri giurano di non aver mai visto “i genitori ubriacarsi o litigare tra loro. Sembravano essere una famiglia normale come tante”.
Insomma, una famiglia che all’apparenza sembrava normale, ma che all’interno era travolta da un vortice di macabra violenza.
Che fine ha fatto la madre
La mamma della piccola, Anna Zubko, 27enne, ha scelto di morire.
La donna infatti ha sempre desiderato avere una famiglia normale, e per ottenere ciò, ha sempre lavorato per mantenere la propria famiglia: lei faceva la donna delle pulizie in un supermercato, mentre il marito era disoccupato.
Anna dopo la morte della figlia, ha visto perdere anche la custodia del piccolo Ivan, affidato a un orfanotrofio.
La sue vita però, è cambiata da quel maledetto giorno: Anna è entrata in un vortice di depressione dal quale non è più uscita, non sarebbe infatti stata in grado di badare neanche al piccolo Ivan.
Qualche tempo dopo la morte di Veronika, Anna ha contratto un’infezione virale, per la quale ha deciso di non curarsi, lasciandosi così morire anzitempo per non sopportare più il dolore di tale perdita.
