Astrazeneca: STOP ufficiale

Poche scorte: Stop ad Astrazeneca

Lo stop

Astrazeneca, è stato il vaccino più discusso, e probabilmente il motivo per cui c’è stato un forte rallentamento della campagna vaccinale, sembrava essere destinato a rimanere nei magazzini, e invece le dosi di Astrazeneca stanno per finire.

Infatti ora, AstraZeneca rischia di diventare un bene raro. O almeno in Piemonte che entro giugno deve somministrare 227.000 seconde dosi con il farmaco anglo- svedese ad altrettanti tra insegnanti, forze dell’ordine, caregiver e over 70 e 60, che nelle scorse settimana hanno avuto la prima.

Una sfida in salita perché nei magazzini della Regione al momento le dosi di AstraZeneca sono 146.918 (il 31 per cento delle 474 mila ricevute) e l’unica consegna prevista, al momento, è di 20.600 dosi per il 20 maggio. Se non ce ne saranno altre, o tarderanno oltre quella data, non ci saranno fiale per tutti. Ecco perché già da qualche giorno nei centri vaccinali l’uso di AstraZeneca si fa con il contagocce e un ulteriore freno ci sarà nei prossimi giorni, per evitare di trovarsi scoperti quando si tratterà, dal 14 maggio, di iniziare con le seconde dosi.

Come farà chi dovrà fare il richiamo?

niente paura, le dosi per il richiamo ci saranno, fanno sapere dai centri vaccinali.

J&J, il vaccino a domicilio

L’ 11 maggio è in programma anche la consegna di 26mila dosi di Moderna, con altrettante in arrivo il 18: al momento ne restano 36.736 ( su 167.600 ricevute dall’inizio della campagna vaccinale) prenotate soprattutto per i richiami.

Le scorte più consistenti riguardano il siero di Johnson& Johnson, di cui è stato somministrato appena il 17,1 per cento delle 24.000 dosi ricevute.

Questo vaccino, monodose e di facile conservazione, è destinato con priorità ai medici di famiglia.

La quota di Torino, però, è stata trattenuta dall’Asl che conta di utilizzarla per gli anziani non trasportabili che ancora non sono stati vaccinati. Per concludere entro fine mese, la strategia è utilizzare per loro il farmaco monodose, così da non dover riorganizzare due volte la complessa logistica delle vaccinazioni a casa.


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