Assegno unico 2021: IL VIA LIBERA 250 euro a figlio
Assegno unico 2021
Finalmente una buona notizia, è stato approvato l’assegno unico da 250 euro a figlio. Il senato ha dato l’ok alla ridefinizione di un provvedimento economico che già da tempo aiuta le famiglie italiane.
L’assegno da 250 euro a figlio per ogni nucleo familiare, per questo provvedimento il governo ha stanziato 20 miliardi di euro, tra fondi degli aiuti pre-esistenti e nuovi stanziamenti.
La cifra potrebbe anche aumentare rispetto a quanto dichiarato dal ministro della famiglia Elena Bonetti.
Come e chi può richiederlo?
L’assegno unico di 250 euro potranno richiederlo tutte le famiglie che hanno uno o più figli a carico di età pari o inferiore a 21 anni.
Per ottenerlo sarà necessario avere: cittadinanza italiana o di uno stato membro dell’unione europea titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente o esser suo familiare. Cittadinanza di uno stato non appartenente all’unione europea, titolari di permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo o del permesso di soggiorno per motivi di lavoro, o di ricerca di durata almeno annuale : imposte sul reddito pagate in Italia; vivere con i figli a carico in Italia; residenza in Italia per almeno due anni anche non continuativi, o aver sottoscritto un contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato di almeno 2 anni.
La cifra dell’assegno unico, quindi cambierà e passerà dagli attuali 50 o 100 euro, a 250 euro a famiglia per ogni figlio under 21 a carico, di cui una parte fissa ed una parte variabile in base al reddito familiare. La media stimata in base ai redditi degli italiani prevede che l’80% degli aventi diritto otterrà un sussidio pari a 161 euro al mese per ogni figlio minore e 97 per ogni figlio under 21. Chiaramente se si alza l’ISEE l’importo diminuisce, per un’ISEE sopra i 52 mila euro l’importo scende a 67 euro mensili per ogni figlio minorenne, e 40 euro per i figli maggiorenni ma al di sotto di 21 anni.
Potranno richiedere l’assegno tramite il sito dell’INPS, tutte le persone che sono lavoratori dipendenti, autonomi, incapienti, privati, agricoli, domestici, iscritti alla gestione separata INPS e titolari di prestazioni previdenziali.
Sarà possibile richiedere questo assegno già a partire dal settimo mese di gravidanza