Angela: uccisa dall’ex marito, ennesimo femminicidio
Agguato in piena regola
Una guardia giurata ha ucciso l’ex moglie con un colpo alla testa, sulla fronte, vicino alla tempia, mentre già si stava accasciando a terra, è stato quello che l’ha uccisa all’istante.
Angela Dargenio, 48 anni, era già stata colpita all’addome, allo sterno, al ginocchio e di rimbalzo a una mano prima dell’ultimo proiettile al capo, il colpo di grazia. A rivelarlo è stata l’autopsia, eseguita oggi dal medico legale Fabrizio Bison, nominato dalla procura, e dal consulente di parte Lorenzo Varetto
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L’ennesimo femminicidio, ennesima violenza ai danni di una donna. In questi ultimi anni, sono ormai troppi questi episodi di cui vi dobbiamo parlare.
Massimo Bianco, il vigilante cinquantenne da cui si era separata, ha sparato in tutto otto colpi con la sua pistola di servizio e di questi quattro hanno colpito la donna sul pianerottolo di casa, appena uscita dall’ascensore con le borse della spesa.
Ieri il gip Claudio Ferrero ha depositato l’ordinanza di custodia cautelare in cui evidenzia la “pericolosità sociale” dell’assassino e lo tiene in carcere per omicidio volontario aggravato. Difeso dall’avvocato Giacomo Casciaro, Bianco nell’udienza di convalida aveva ammesso di aver sparato dopo essere stato respinto dalla moglie, con cui, voleva ecuperare la relazione che li aveva tenuti uniti per anni.
L’allarme
A dare l’allarme era stata una vicina: “Ho sentito degli spari – ha detto al 112 – E credo di sapere chi ha sparato perché c’è uno nel palazzo che ha la pistola”. Lo stesso assassino aveva urlato per le scale: “Sono io che ho sparato, sono Massimo”, ha detto prima di tornare in casa e attendere, con la porta socchiusa, l’arrivo della polizia.
La figlia della coppia in un’intervista ha detto:
“auguro a mio padre di marcire in carcere, nel 2021 troppe donne muoiono in questa maniera“