A cosa serve l’Euro del carrello?

Sapete a cosa serve veramente l’euro del carrello? Ve lo spieghiamo noi

Chiunque si è chiesto: “A cosa serve l’euro del carrello?” Alla fine, come ben sappiamo, il valore del carrello è molto superiore all’euro che lasciamo all’interno per usufruirne (ndr: un carrello singolarmente costa sui 100 euro, in caso di ordini multipli può arrivare a 70 euro cadauno)

Dietro questo gesto c’è una spiegazione molto logica. Scopriamo insieme il vero motivo per cui è importante inserire una moneta nel carrello quando ci rechiamo a fare spesa.

Nella quasi totalità dei supermercati del nostro Paese è importante inserire all’interno del carrello una moneta.

L’euro che mettiamo nel carrello prima di fare la spesa ci verrà restituito quando, alla fine, lo riagganciamo agli altri carrelli. In questi ultimi giorni, su Tik Tok sta spopolando questa domanda: “A cosa serve l’euro del carrello?”

Ora ve lo spieghiamo noi

A cosa serve l’euro del carrello?

In realtà dietro il gesto di inserire l’euro nel carrello della spesa si nascondono motivi che riguardo la civiltà e l’educazione umana. I primi supermercati, infatti, avevano moltissimi carrelli liberi.

Purtroppo, una volta che le persone finivano di fare la spesa, lasciavano i carrello allo sbaraglio, in qualsiasi posto capitava e non curandosi del disordine che potevano creare.

A loro non interessava minimamente dei problemi che potevano creare ad altri cittadini, o dei problemi che potevano creare al supermercato, che si trovava a far fronte alla mancanza dei carrelli.

Dunque, per trovare una soluzione a questo grande problema di inciviltà e diseducazione è stato inventato questo sistema dell’euro nel carrello. In questo modo, infatti, le persone saranno più motivate a riportare il carrello al suo posto evitando, in questo modo, disordine.

Inoltre, inizialmente la cifra da mettere all’interno del carrello era più bassa, poi è stato presto scoperto, che con 10 e 20 centesimi, le persone lasciavano comunque i carrelli dove capitava.

Invece, con 1 e 2 euro, la gente era più motivata a lasciare il carrello al proprio posto, per riprendere la moneta che aveva lasciato al suo interno.


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