Il crocifisso al collo ha scatenato un vero e proprio putiferio che ha diviso l’opinione pubblica a metà. Ecco quali sono state le critiche e la sua risposta ad esse.
Cosa è accaduto in trasmissione
Si sa, il giornalismo, soprattutto al giorno d’oggi, con internet e altri servizi che fanno concorrenza, non è un mondo facile.
Ogni giornalista sa che, ogni giorno, deve non solo pubblicare sempre fatti oggettivi, ma anche riscontrarne la veridicità e stare al passo, cercando di eccellere per non esser rimpiazzato da colleghi o internet.
A tutto questo, anche chi decide di farsi selezionare per condurre un telegiornale, non è esente da critiche.
Infatti, quasi sempre chi finisce sul piccolo schermo, è preda di commenti di ogni genere: dal gesto, all’accessorio, all’outfit intero.
E le critiche in questi anni (ormai) hanno proprio bersagliato Marina Nalesso, giornalista e conduttrice del Tg2 dell’edizione delle 20:30.
Le critiche riguardano ciò che la Nalesso indossa ogni edizione al collo, ovvero un rosario molto vistoso. Questo, non ha fatto altro che dividere l’opinione degli italiani a metà, tra chi l’ha aspramente criticata e chi invece, ha sostenuto lei e tutte le tradizioni del nostro paese.
Le critiche e la risposta della Nalesso
Marina Nalesso è una giornalista nata a Carpenedo, in Veneto. Dopo aver preso la laurea in Giurisprudenza, si è dedicata alla sua più grande passione: il giornalismo. Questa grande passione l’ha spinta prima a fare il suo esordio sul piccolo schermo, grazie all’emittente Antenna 3 Veneto, per poi approdare sul canale nazionale di Rai2, conducendo sapientemente il Tg delle 20:30.
Ora però, viene criticata per un suo “accessorio” e non per la sua bravura, infatti già anni fa, alla vista del rosario al collo della giornalista, qualcuno scriveva:
“Questo esibizionismo mi inquieta” oppure “Non mi sembra la sede idonea” e altri “La Rai deve essere laica”
Anche un suo collega, un giornalista romano, Michele Serra, nel 2019 aveva commentato la scelta della collega, così:
“Fa sempre una certa impressione. Non si potrebbe cortesemente evitare?”
E Marina aveva risposto così a tutte le critiche piovute_
“Qualcuno mi ha espresso solidarietà, alcuni si sono avvicinati, però devo dire che c’è stato molto silenzio. Probabilmente molte persone non condividono, ma in fondo ognuno è fatto in modo diverso. Ma dirò la verità, io sono serena a prescindere, con o senza attacchi, con o senza solidarietà. Sto bene, non ho mai avuto alcun tipo di freno e ripensamento o riflessione. Non mi pongo assolutamente il problema”
Il caso della giornalista è stato talmente discusso, che è giusto anche alle orecchie della Meloni, la quale aveva già appoggiato la giornalista con le sue parole, dichiarando:
“In una Nazione dove il servizio pubblico è stato perennemente influenzato dalla politica, è singolare che faccia scandalo una professionista con addosso il simbolo della propria fede. Io sto con Marina”
Ma dal centrodestra, arrivano non solo le parole della neopremier, ma anche quelle del leader della Lega, Matteo Salvini, che l’aveva già appoggiata nel 2016:
“Qualche cretino a sinistra vorrebbe impedire alla giornalista Marina Nalesso di indossare il crocifisso quando conduce il tg. Ma dove siamo finiti in Italia? Libertà per i nostri simboli e la nostra cultura, no al pensiero unico”
E tornato sulla questione, nel 2019, aveva aggiunto: “Secondo qualche radical chic indossare il crocifisso ‘fa impressione’. Sì al velo, no alla croce. Siamo alla follia”