Sono ben tre i farmaci che sono stati ritirati dalle farmacie, in quanto potrebbero causare gravi danni alla salute. Ecco di quali stiamo parlando e cosa potrebbe succedere in caso di ingerimento.
Cosa sta succedendo
Stavolta ad esser ritirato dal mercato, non è un semplice prodotto alimentare contagiato dallo Staphylococcus aureus (per esempio), ma ben 3 farmaci reperibili in tutte le farmacie.
Del caso ne ha parlato soprattutto la stampa internazionale, riprendendo il comunicato congiunto dell’EMA (Agenzia Europea per i Medicinali) e dell’AEMPS (agenzia Spagnola per i Medicinali e i Prodotti Sanitari) riguardante il ritiro di queste tre tipologie di farmaco che potrebbero causare gravi danni a livello renale e mortalità.
Il principio alla base di questi medicinali, è la soluzione di amido idrossietilico (HEA). Questa sostanza, non dovrà infatti più essere utilizzata.
La comunicazione dell’EMA
Sul sito dell’AIFA (Agenzia italiana del farmaco) possiamo quindi trovare un comunicato dell’EMA riguardante la questione dei farmaci da ritirare. Infatti, l’agenzia per il farmaco europea, vieta assolutamente l’utilizzo di questi medicinali:
“Il Gruppo di Coordinamento per il Mutuo Riconoscimento e le Procedure Decentrate per uso umano (CMDh) ha approvato a maggioranza le raccomandazioni del Comitato di Valutazione dei Rischi per la Farmacovigilanza (PRAC) dell’Agenzia europea dei medicinali (EMA) che ha concluso che le soluzioni HES non devono più essere utilizzate per il trattamento di pazienti con sepsi (infezione batterica nel sangue) o ustioni o in pazienti in condizioni critiche, a causa di un aumentato rischio di danno renale e di mortalità”
Dunque, l’utilizzo di tali farmaci è altamente sconsigliato in quanto i rischi (nell’assumerli), supererebbero di molto i benefici. L’allarme è stato esteso a tutta la comunità europea, e la vendita è stata quindi bloccata anche sul suolo italiano. A causa di ciò, non saranno più disponibili sul mercato i seguenti farmaci: Isohes, Voluyte e Voluven.
Questi tre farmaci, solitamente venivano utilizzati per ripristinare la volemia causata dal sanguinamento, nei casi in cui le cure con i cristalloidi non sono ritenute sufficientemente adeguate.