Assurdo ciò che è successo. Queste sono state le conseguenze del mancato servizio che il medico ha negato al paziente. Ecco il perché.
La disponibilità dei medici
In genere, ogni ambulatorio o centro sanitario, dovrebbe avere almeno un medico a presidiare la struttura.
Questo proprio perché in caso di emergenza, dovrebbe esserci sempre qualcuno che nel momento del bisogno, sia in grado di salvare la vita o salvare il paziente da danni irrecuperabili.
Per le emergenze più estreme, c’è sempre un medico di guardia. Questo tipo di operatore sanitario, è locato in diverse strutture come gli ospedali, le RSA o le case di cura, e in genere copre turni di 12 ore (indifferentemente dal fatto che siano notturni o festivi diurni/notturni).
Ma cosa succederebbe se un medico si rifiutasse di intervenire su un paziente che chiede aiuto? Purtroppo questa domanda è lecita farla proprio perché qualche anno fa, nel 2017, è accaduto un episodio di questo genere.
Cosa è accaduto e dove
La salute è un diritto che dovrebbe essere assicurato a tutti, in qualunque caso, ma per alcuni medici, non pare sia così.
Questa insolvenza però, potrebbe esser pagata cara: un medico in servizio alla guardia medica di Treviglio, in provincia di Bergamo, è finito a processo.
L’uomo infatti, è accusato di essersi rifiutato in varie occasioni, di visitare i pazienti richiedenti aiuto.
Il reato contestatogli è quello del rifiuto di atti d’ufficio.
Per l’accusa, l’imputato (il medico 55enne), nato in Albania e residente ormai da anni nella bassa bergamasca, si è rifiutato di visitare una donna che in quel momento soffriva per un’infezione.
Secondo gli atti, la scusa messa in atto dal medico per declinare il lavoro da fare, è stata quella dell’orario di chiusura della guardia medica: la chiusura era prevista per le 19:30 e anche se la donna era sofferente, l’ha accompagnata lo stesso alla porta.
Ma non è stato l’unico, triste, episodio: non ha rilasciato il certificato di proseguimento della malattia ad un altro paziente solo perché secondo il suo parere, la guardia medica non può rilasciare ricette e certificati (cosa assolutamente non vera).
Ma l’episodio più eclatante è capitato ad una signora che l’ha contattato telefonicamente per chiedere una visita domiciliare per la suocera: in questo caso, il motivo per non lavorare è stato per:
“problemi relativi al raggiungimento dell’indirizzo dell’abitazione della paziente da visitare”
Aggiungendo ironicamente: “se fosse necessario arrivarci in elicottero”
Ovviamente l’imputato è ancora a processo, soprattutto perché uno degli avvocati difensori ha sostenuto di aver dimostrato che tutte le visite in questione, sono state poi effettuate.