L’intesa illegittima tra finanziarie e case automobilistiche è costata cara ai consumatori. Da oggi si può preaderire alla class action di Altroconsumo per essere risarciti di tutti gli interessi pagati.
L’Autorità garante della concorrenza e del mercato l’ha sancito il 9 gennaio 2019, con una multa da 678 milioni di euro: c’è stato cartello, l’accordo teso a ledere gli interessi dei consumatori allineando le offerte verso l’alto. Tra il 2003 e il 2017 le finanziarie e le banche appartenenti ai gruppi automobilistici, le captive bank, si sono scambiate informazioni su prezzi e quantità, influenzando il mercato, fissando prezzi e caratteristiche delle proposte di credito per i clienti finali. Tassi di interesse su prestiti più alti, ricaduti direttamente sui consumatori.
Il danno economico per gli acquirenti auto dovrà essere restituito, con il recupero totale degli interessi versati dall’inizio del finanziamento. Anche chi ha acquistato una o più auto a rate in questo lasso di tempo può recuperare quanto gli spetta, CLICCA QUI
Ma a quanto ammontano gli interessi versati sui prestiti? La quota dipende ovviamente dal capitale finanziato e dal tasso applicato al momento della stipula. Ad esempio, per chi ha acquistato una Fiat Punto 1200 nel 2012 stipulando un finanziamento da 48 mesi con FCA Bank, per esempio, la quota di interessi è stata pari a 1.894 euro. A chi ha scelto una Polo 1200 nello stesso anno, Volkswagen Financial ha fatto pagare 2.076 euro di interessi su un prestito da 48 mesi. Nei finanziamenti stipulati nel 2014, ipotizzando una durata di 36 mesi, il range di interessi considerati a titolo di esempio è piuttosto ampio: si va da un minimo di 539,39 euro versati per l’acquisto di una Ford Fiesta MCA 1.2 60 cv 5 porte benzina per finanziamenti erogati da FCE Bank Ford Credit e si arriva ai 1409,08 euro per un prestito concesso da Mercedes Benz Financial Services Italia a fronte dell’acquisto di una Classe A 160 CDI Automatic Night Edition.