Increscioso episodio accaduto in quest’asilo. Ecco cosa ha commesso la maestra e le consenseguenze dell’accaduto.
Cosa è accaduto
I primi anni dell’infanzia dovrebbero essere i migliori per qualsiasi bambino, dove devono sentirsi liberi sia di giocare che di fare esperienze e conoscere il mondo.
Purtroppo però, non è sempre così: a causa di educatrici sbagliati, questi anni di vita per il bambino potrebbero essere un vero e proprio incubo. Non solo, essendo i primi anni di vita, le conseguenze potrebbero protrarsi negli anni, andando ad intaccare i futuri legami che il bambino, crescendo, stringerà sia con i suoi amici che con le ragazze.
Uno di questi incresciosi episodi, è accaduto a Isernia.
Qui, è scattata la sospensione per 4 mesi.
Il giudice per le indagini preliminari ha disposto una misura cautelare, su richiesta della locale Procura della Repubblica. All’educatrice sono state contestate le seguenti condotte: urla, insulti e botte nei confronti dei bambini, e il più grave: l’istigazione alla violenza tra i piccoli.
A far partire la denuncia, la mamma di uno dei bambini che frequentava quest’asilo.
Il primo campanello d’allarme è arrivato quando suo figlio ha incominciato ad avere forti crisi di pianto, stati di paura crescente e frequenti incubi durante il sonno.
Inizialmente pensò ad un periodo passeggero, poi invece la situazione è andata via via peggiorando, fino a quando, un giorno, andò lei stessa all’asilo per riprendere il figlio ed osservare ciò che stava succedendo.
Appena arrivata, vide subito la maestra di suo figlio che lo stava rincorrendo, urlandogli contro. Una volta raggiunto il piccolo, lo ha poi messo a testa in giù prendendolo a sculacciate.
La bravura della mamma è stata quella di rimanere con il sangue freddo.
Chiunque sarebbe subito intervenuto, ma non avrebbe ottenuto nulla.
Infatti la mamma si recò e denunciò il tutto ai carabinieri che, subitamente, hanno installato delle telecamere nascoste all’interno dell’asilo.
Grazie a quest’espediente è emersa la sconcertante realtà dei fatti.
Gli agenti hanno potuto evidenziare una quarantina di episodi di violenza psicologica, oltre a insulti, minace e istigazione nei confronti degli altri alunni a vendicarsi delle malefatte, sul bimbo piccolo che come colpa, aveva quella di essere vivace.
Le parole del procuratore di Isernia
Il Procuratore di Isernia, Carlo Fucci, subito dopo il grave avvenimento, ha convocato una conferenza stampa.
Durante il suo lungo discorso e dopo aver riassunto l’accaduto, Fucci ha cercato di considerare il problema dalla fonte, prendendosela con il sistema di reclutamento degli insegnanti che, secondo lui, non prende in considerazione i profili psicologici dei docenti che cerca di assumere:
“Purtroppo c’è il ripetersi di episodi di violenza fisica, di violenza verbale, episodi indicativi di un sistema che non va, ovviamente non c’è generalizzazione da parte nostra, ma bisogna essere attenti nella fase della selezione”
Non solo, il Procuratore ha criticato anche la mancanza di controlli (da parte delle istituzioni scolastiche), nella fase seguente alla selezione/assunzione del docente, proprio perché:
“è delicatissimo il rapporto di equilibrio tra un insegnante e un bambino, soprattutto”
E cercando anche di dare una parziale (velocemente praticabile al momento) soluzione al problema:
“Probabilmente per evitare episodi simili, bisognerebbe pensare a periodi di compensazione, di riposo per gli insegnanti che sono costantemente, quotidianamente a contatto con tanti bambini”