ORIETTA BERTI, IL RETROSCENA CHOC SU OSVALDO: “MIO MARITO MI HA ABBANDONATA”

Nelle ultime ore si parla di questo avvenimento accaduto a una delle cantanti più apprezzate del panorama italiano. Le ultime vicende infatti, hanno preoccupato non poco i fan.

Lo strano rapporto tra Orietta Berti e il marito Osvaldo

Ci sono coppie del mondo dello spettacolo italiano che vanno avanti nonostante tutte le voci di gossip.
Inoltre, con il passare degli anni, è sempre più difficile rimanere insieme alla stessa persona se i due non sono ben assortiti come coppia.
Ad esempio quest’anno, proprio Orietta Berti festeggia i 50 anni di matrimonio con suo marito Osvaldo Paterlini.
La cantante ha parlato spesso del rapporto che ha con suo marito e nelle ultime interviste, è uscito fuori qualche racconto di coppia che ha strappato più di qualche sorriso.
Una delle ultime vicende dei due, ha però creato più di qualche pensiero nella testa dei fan di Orietta.
Infatti, in una recente intervista, ha dichiarato un fatto accaduto qualche mese fa che ha lasciato tutti a bocca aperta.

L’intervista della cantante

In una recente intervista televisiva con Fabio Fazio, Orietta ha raccontato (anche simpaticamente) alcune vicende accadute con il marito.
Ha esordito con:

“Giro con un fischietto perché mio marito Osvaldo a volte mi abbandona in autogrill”

E davanti allo sconcerto degli astanti, ha ribadito il concetto, confessando che il fischietto è stato utile anche per il suo viaggio on the road in Spagna fatto con la sua amica Sandra Milo:

“In valigia avevo un fischietto, perché la Milo ogni tanto si perdeva”

L’idea di portare questo accessorio è nata proprio dalla sua esperienza con il marito Osvaldo

“A volte Osvaldo mi lascia in autogrill in autostrada. Una volta mi ha abbandonata: io sono andata in bagno mentre lui è salito in macchina ed è partito, convinto che io fossi dietro a dormire”

Aggiungendo anche:

“Due camionisti mi hanno tranquillizata e mi hanno detto che mi avrebbero portata loro, ma io dovevo andare alla Rai, in centro a Roma, e loro non potevano passare”

 


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