L’Italia intera è stata scossa nell’ultima settimana per una bruttissima tragedia.
Stiamo parlando di quella che ha coinvolto Emanuele Melillo, l’autista del mini bus morto a seguito di un incidente.
La settimana scorsa la magnifica isola di Capri è stata scossa da una terribile tragedia.
Un mini bus carico di turisti, ha deragliato da una stradina ed è uscito fuori strada, sfondando le barriere protettive e precipitando da un versante per più di dieci metri, e atterrando su uno stabilimento balneare che è finito distrutto
Il bilancio è stato meno grave del previsto, con 13 feriti (di cui due molto gravi) e, purtroppo, un morto.
La persona che non ce l’ha fatta era Emanuele Melillo, il conducente.
Oggi emergono importanti novità su ciò che successe.
Mini bus precipita su uno stabilimento
L’isola partenopea è rimasta sconvolta da ciò che è successo la settimana scorso.
Emanuele Melillo non ce l’ha fatta, ed è morto quasi sul colpo.
L’autista del mini bus che trasportava una quindicina di passeggeri, è finito fuori strada ed è precipitato con tutto il mezzo, provocando 13 feriti, di cui due molto gravi, ma dalle prime indiscrezioni sembra che siano fuori pericolo di vita.
Emanuele Melillo aveva 33 anni, con un figlio piccolo, e da poco aveva saputo che sarebbe diventato papà per la seconda volta.
La tragedia ha sconvolto tutta la comunità, e si indaga per capire cosa sia realmente successo.
È stato un malore?
Ovviamente è stata subito aperta un’indagine dalla procura.
Si parla di un malore avvenuto mentre Emanuele era alla guida.
Le prime indiscrezioni parlano di un malore al cuore, anche se si è scartata quasi subito l’ipotesi di un infarto.
Emanuele è morto per i gravi traumi toraci riportati durante l’atto della caduta.
Si attendono i risultati dei test tossicologici, almeno per scongiurare qualsiasi brutta indiscrezione sul suo conto.
Intanto, c’è polemica tra i residenti, visto che il mini bus precipitato su uno stabilimento balneare (andato distrutto), si trova ancora lì in attesa di rimozione.