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La triste storia che riguarda l’omicidio di Marco Vannini sembra essersi conclusa, con l’accusa e la reclusione di tutta la famiglia Ciontoli.
Eppure, ora dal carcere, Martina Ciontoli (la sua ex ragazza), grida a gran voce una sola domanda.
Marco Vannini non c’è più, e la Cassazione ha confermato il verdetto che tutta Italia credeva: la famiglia Ciontoli è responsabile della sua morte, in particolare il padre Antonio accusato di aver premuta egli stesso il grilletto.
La figlia Martina (sua ex ragazza), la moglie Maria Pezzillo e l’altro figlio Federico invece sono accusati di complicità, e di non aver chiamato aiuto e i soccorsi dopo lo sparo.
Ora, dal carcere di Rebibbia di Roma, Martina Ciontoli grida una sola domanda.
La richiesta dal carcere di Martina Ciontoli
Martina Ciontoli, oggi 25 anni, è detenuta nel carcere di Rebibbia a Roma, insieme a sua madre.
Nello stesso momento, il padre Antonio e il fratello Federico Ciontoli si ritrovano rinchiusi al carcere di Regina Coeli, sempre a Roma.
Oggi, a quanto si apprende dai loro legali, Martina si trova in una situazione psicologica devastante.
Martina è dimagrita, il volto molto scarno, ed è continuamente depressa.
Oltre a ciò, non fa altro che ripetere una sola domanda:
“Quando usciamo? Voglio andare via da qui”
Allo stesso modo, la madre ha fatto uscire questa dichiarazione tramite i suoi legali:
“Vogliamo andare via di qui, è un’ingiustizia, non volevamo la morte di Marco”.
La situazione attuale
Attualmente, tutta la famiglia Ciontoli è rinchiusa tra il carcere di Rebibbia e di Regina Coeli.
Nonostante ciò, i loro legali hanno voluto esprimere una dichiarazione:
tramite la voce di Giandomenico Caiazza, avvocato della famiglia, si viene ad apprendere che i Ciontoli non si sono ancora arresi.
“Sono attonito, non riesco a comprendere come sia possibile aver confermato una sentenza così errata in particolare per i familiari di Antonio Ciontoli.”