Molti di voi, negli ultimi giorni, avranno sentito parlare dell’incredibile storia di Nicola Tantaruli, che ha spaventato (e poi rincuorato) gli italiani. Si tratta di un bambino di ventuno mesi che è stato ritrovato a tre kilometri da casa.
In molti si staranno chiedendo come sia possibile che il piccolo abbia fatto tutta questa strada da solo? È arrivate finalmente un chiarimento, direttamente dal padre del bambino, che ha spiegato perché il piccolo Nicola Tanturli è arrivato in quella scarpata a tre kilometri di distanza da casa. Continua a leggere per scoprirlo.
L’ipotesi sul motivo della scomparsa del padre di Nicola Tantaruli
Molti sono gli interrogativi della storia che vi abbiamo appena raccontato. Il padre di Nicola Tanturli sta cercando, nelle varie interviste, di rispondere a tutti. Nello specifico, in un’intervista al programma televisivo di Rete Quattro, Quarto Grado, l’uomo ha voluto dire la sua ipotesi sulla distanza che il figlio ha percorso dopo esser uscito dalla sua abitazione in piena notte. “Credo si sia perso ad un certo punto con il buio ed abbia sbagliato strada, scendendo per il paese invece di salire verso casa. Noi l’abbiamo cercato da subito, appena ce ne siamo accorti, allargando di un centinaio di ricerca metri il raggio intorno casa. Dapprima solo io e la mamma, la mia compagna, poi all’alba, abbiamo coinvolto anche i vicini. Nicola cammina con noi, ormai da mesi. Non era una novità. La cosa nuova è che ha imparato ad aprirsi la porta da pochissimi giorni, quindi non ci eravamo ancora tarati.”
Il ritrovamento
La drammatica scomparsa del bambino è avvenuta nella notte di lunedi 21 giugno. Fortunatamente la ricerca dei genitori è avvenuta sin da subito, quando si sono accorti che Nicola non era nel suo letto.
Tuttavia, sono dovute passare trentasei ore per rintracciarlo. L’aspetto più incredibile di questa storia è che a ritrovarlo è stato l’inviato del programma La Vita in Diretta, sotto una scarpata a circa tre kilometri dalla sua abitazione.
Una volta tanto una storia a lieto fine.